03 Luglio 2018, 12:07
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PALERMO – Decine di bikers, a bordo delle loro motociclette, hanno salutato per l’ultima volta Alessandro Salamone, il ragazzo di 32 anni che ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato in viale Regione Siciliana. L’incidente avvenuto sulla laterale della circonvallazione non gli ha lasciato scampo: si trovava a bordo di una Kawasaki che aveva acquistato da poco quando ha perso il controllo ed è uscito fuori strada. L’impatto si è rivelato violentissimo e il giovane ha riportato ferite che hanno reso inutile qualunque intervento.
Oggi è stato il giorno dell’addio: amici, conoscenti e familiari hanno affollato la chiesa di San”Eugenio Papa in piazza Europa: il rombo delle moto ha accompagnato “Alex”, come tutti lo chiamavano, durante il suo ultimo viaggio. “Abbiamo voluto salutarlo così – spiega Marcello – perché fino all’ultimo il nostro Alessandro ha amato il mondo delle due ruote. Gli sarebbe piaciuto così, tra questi suoni, gli applausi e le lacrime”.
Tra chi conosceva Alex, che lavorava per la Sicilspurghi e la notte dell’incidente aveva appena lasciato la fidanzata a casa, ci sono rabbia e incredulità: “Non riusciamo ancora ad accettare la realtà – dice Stefania – e la possibilità che l’incidente possa essere stato provocato dalla strada dissestata ci fa impazzire. Bisogna far chiarezza. Nulla ce lo restituirà, ma non si può rischiare la vita per un tombino sprofondato”.
“Ho la pelle d’oca – aggiunge un altro amico – tutto ciò è assurdo. Le moto, che da sempre hanno accompagnato le nostre giornate insieme ad Alex, oggi gli danno l’addio. Ci manca già tantissimo, il nostro è soltanto un arrivederci”. Le indagini sull’incidente sono attualmente in corso. A svolgerle, coordinata dalla procura, è la sezione Infortunistica della polizia municipale. Alessandro Salamone è la quattordicesima vittima della strada nel giro di un mese in Sicilia, una escalation tragica in cui ad avere la peggio sono soprattutto i giovani con età compresa tra i 18 e i 32 anni.
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03 Luglio 2018, 12:07