05 Gennaio 2018, 20:19
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CATANIA. C’è una grande insegna di un sexy shop che campeggia accanto alla lapide che ricorda la morte di Giuseppe Fava, il giornalista e scrittore ucciso dalla mafia a Catania 34 anni fa. Ad accorgersi della novità, alcuni mesi fa, era stata Francesca, nipote di Pippo, figlia di Elena Fava, che ha parlato col titolare del negozio. “E’ un ragazzo – spiega – e lui non soltanto è stato disponibilissimo ad oscurare l’ingresso del sexy shop, ma ci ha anche detto che Pippo Fava merita una targa con la sua storia. Per noi è bastato che le luci del negozio restassero spente nell’ora della commemorazione, e così è stato…”.
Poi Francesca la butta sull’ironia: “Mio nonno da lassù forse si sta facendo quattro risate…”. Davanti la lapide soltanto un mazzo di rose portate dal figlio di Pippo Fava, Claudio. “Per molti anni i fiori e la Corona del Comune – spiega l’assessore alla Legalità, Rosario D’Agata – puntualmente sparivano e allora dallo scorso anno abbiamo deciso di fare qualcosa di più concreto. Abbiamo portato la musica in via Pippo Fava e abbiamo donato strumenti musicali ai ragazzini delle scuole che operano nei quartieri difficili”.
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05 Gennaio 2018, 20:19