14 Luglio 2019, 12:40
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Il Sole Luna Film Festival incorona i suoi vincitori. Dopo una settimana di incontri, proiezioni, dibattiti ed eventi, la quattordicesima edizione del Sole Luna Doc Film Festival è arrivata alla sua conclusione. La rassegna internazionale di cinema documentario, organizzata dall ’ associazione Sole Luna – un ponte tra le culture, ha trasformato per sette giorni il Complesso di Santa Maria dello Spasimo di Palermo, in un ’ isola del Cinema del reale con 68 proiezioni di cui 20 anteprime e 24 film in concorso. Un’eccezionale risultato, con un’ affluenza di circa 10mila visitatori, per un festival che ha valorizzato non solo il cinema documentario, ma è riuscito anche a trasformare in realt à uno degli obiettivi della Settima Arte, creare legami tra gli spettatori attraverso un semplice flusso di immagini su temi attuali quali la migrazione, la vecchiaia, la disabilità, il rapporto uomo-natura. Con il bilancio degli organizzatori, le menzioni speciali e il gran finale con il “Cous cous della pace” offerto dal Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, la serata ha risposto a un pubblico numeroso e sempre più partecipe alla presenza delle autorità regionali, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore alla cultura, Adham Darawsha , l’assessore all’istruzione, Roberto Lagalla, e il direttore del Centro Servizi Sistema Museale dell ’ateneo di Palermo, Paolo Inglese. Un evento internazionale che, a parere della presidente del festival, Lucia Gotti Venturato, quest’anno ha raggiunto “una crescita esponenziale, dovuta ai legami con il mondo culturale internazionale, che ha fatto registrare, dal 7 al 13 luglio, la presenza sorprendente di 10Mila visitatori. Un progetto condiviso dai cittadini e dai turisti che ci ha stimolato a nuove sfide per il futuro ”. Grande soddisfazione anche dei direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura che nella serata finale insieme ad altri Festival internazionali, hanno presentato ufficialmente il progetto Film for our future network , dichiarando che si tratta di “ un momento felice per il cinema documentario che permette di raccontare storie della nostra contemporaneit à allargando la consapevolezza su ciò che accade nel mondo e richiamando un pubblico sempre più numeroso ” . Nel corso della serata è stata presentata la giuria speciale degli studenti formata da giovani dei Licei scientifici Albert Einstein, Benedetto Croce e dell ’ Istituto magistrale Camillo Finocchiaro Aprile e della giuria “ Nuovi italiani ” formata da giovani stranieri che hanno scelto di studiare all ’Universit à di Palermo: Bienvenu Kammeugne Kamdem del Camerun, Giulia Di Fresco di Nabeul (Tunisia), Carem Ahmed di Bengasi (Libia), Majid Abuissa di Tripoli (Libia) e Taina Naiara Carvalho Braga di Salvador (Brasile). “ Siamo molto soddisfatti – aggiunge Gabriella D ’ Agostino, direttore scientifico del festival – anche perch é abbiamo incontrato davvero tanti giovani, sia tra il pubblico, sia in riferimento ai tanti ragazzi e ragazze direttamente coinvolti nel festival. Innanzitutto le nostre due giurie speciali, quella degli studenti liceali e quella dei “Nuovi Italiani”. Giovani dell’Universit à di Palermo hanno inoltre collaborato nella sottotitolatura dei documentari, anche per i non udenti, e nella audio-descrizione per i non vedenti ”. Il premio della giuria internazionale come miglior film documentario in concorso offerto dalla Fondazione Sicilia, è andato ad ISLAND OF THE HUNGRY GHOSTS . Un film ambientato nell’isola australiana di Christmas, in mezzo all’oceano Indiano, che racconta la migrazione parallela di una specie protetta di granchi assistiti da un gruppo di ambientalisti durante il loro cammino e dei tanti rifugiati politici che qui vengono relegati in una struttura di alta sicurezza senza nessuna possibilità di integrazione reale. Il tema dell’accoglienza a cui tutto l’Occidente è chiamato e “l’alto livello artistico di tutti gli elementi cinematografici” del racconto della regista Gabrielle Brady , hanno conquistato la giuria composta da dal regista romano Giorgio Treves , dalla documentarista sudafricana Aliki Saragas (vincitrice della scorsa edizione del Festival), dall’attore palestinese Mohamad Bakri , dalla regista Costanza Quatriglio (dal 2019 direttore artistico e coordinatore didattico del CSC di Palermo), e dalla scrittrice e critica Tiziana Lo Porto . “ Un film – si legge nella motivazione – che evidenzia attraverso la crisi di un’assistente sociale, l’ipocrisia di una società che ecologicamente protegge con grande impegno la stagionale migrazione di milioni di granchi e contemporaneamente segrega esseri umani disperati e privi di permesso di soggiorno”. Il film si aggiudica anche il premio del pubblico. Il premio al miglior cortometraggio della sezione Short docs, offerto dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, è stato assegnato a Born in Gambia di Natxo Leuza Fernande z. Un film che racconta della difficolt à di crescere in Gambia dove credenze, malattie e superstizioni condizionano l ’ esistenza di bambini e donne. Questa la motivazione: “ In modo semplice racconta in profondit à il luogo e la gente. Cinematograficamente e artisticamente è molto ben realizzato, mettendo insieme voci e suoni con immagini e musica ” . Il film si è aggiudicato altri due premi, quello della Giuria Nuovi Italiani come “ miglior corto ” perch é “ fa riflettere sulla responsabilit à sociale, sulla violazione dei diritti umani che questi bambini subiscono ogni giorno, e sulle difficolt à che essi affrontano per sopravvivere e conquistare la loro dignit à” , e il premio Sole Luna- un ponte tra le culture “… per il messaggio profondo che il piccolo Hassan ci trasmette con la sua storia: una storia di sofferenza in un paese dove credenze tradizionali condizionano l ’ esistenza. Hassan rappresenta la voce di un futuro diverso possibile ” .Il premio Soundrivemotion al miglior sound design e colonna sonora ideato da Giovanni Schievano (autore anche della musica del trailer della 14 edizione del festival) è andato invece a Dark waters di St é phanie Regnier. La motivazione: “ Le voci della natura dialogano con le immagini restituendo un ’ idea di cinema capace di varcare la soglia del visibile ed esplorare, così, il mistero del mondo ”. Il premio della giuria degli Studenti liceal i è andato a Stronger than a bullet di Maryam Ebrahimi come miglior documentario della sezione “ Diritti umani ” “ per aver mostrato che è possibile affrontare il passato scomodo di un singolo e di un popolo intero utilizzando uno sguardo critico, lucido, mai autoindulgente, mettendo a nudo l ’ atroce incubo della guerra e la sua pesante eredit à sulle vite presenti ….”. Come miglior documentario sezione “ Il viaggio ” ha scelto invece Beloved di Yasser Talebi. “ Attraverso la superba fotografia – si legge nella motivazione – l ’ opera riesce a immortalare i differenti paesaggi e le diverse tonalit à di luce che esaltano la bellezza del nostro pianeta e sa cogliere la profonda umanit à che emerge dal volto della protagonista ”. Infine le menzioni speciali: Miglior Montaggio a Stronger than a bullet di Maryam Ebrahimi ; Migliore fotografia al film Beloved di Yasser Talebi ; Miglior regia a Congo Lucha di Marlene Rabaud; menzione al miglior cortometraggio a Light, shade, life di Shahriar Pourseyedian.
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