04 Ottobre 2017, 12:45
3 min di lettura
PALERMO . Hanno vinto il concorso qualche anno fa e da allora sono rimasti in graduatoria in attesa della chiamata. Una chiamata che tardava ad arrivare per il blocco del turn over. Poi finalmente l’avvio delle procedure di assunzione e il sogno di agguantare il contratto a tempo indeterminato che sembrava potesse finalmente concretizzarsi. Tre giorni fa la beffa: dieci medici dell’ospedale Civico di Palermo hanno saputo, tramite una lettera della direzione dell’ospedale, che le loro assunzioni erano state sospese. Di nuovo.
Questa volta a determinare lo stop improvviso è stata la pronuncia del Tar che ha accolto il ricorso dei precari storici della struttura ospedaliera. Una situazione, raccontata oggi da Repubblica-Palermo, che rischia di allargarsi anche alle altre strutture: tutti gli operatori sanitari che attendevano l’avvio del programma regionale di assunzioni adesso sono in fibrillazione. I giudici amministrativi hanno sospeso le pratiche di assunzione e si esprimeranno sulla vicenda, in modo definitivo, il prossimo 27 ottobre. Proprio alla vigilia delle elezioni regionali.
Ma quello dell’ospedale Civico rischia davvero di rivelarsi un precedente pericoloso. Una sentenza che potrebbe creare un precedente e ripercuotersi a cascata su tutto il nuovo programma di assunzioni in Sanità che, dopo mesi di trattative, di attese e di rinvii, è stata sbloccata dalla Regione in questi giorni. In molti avevano parlato di assunzioni elettorali. Adesso il Tar potrebbe far saltare il banco.
La nota dell’avvocato Rubino: “Notizie imprecise”
Con il decreto cautelare n. 1201/2017 del 29.09.2017, il Presidente del TARS Palermo , lungi dal sospendere l’intera procedura concorsuale a mezzo della quale l’ARNAS ha deciso di utilizzare le graduatorie dei concorsi per dirigenti medico di medicina d’urgenza, di urologia e di cardiologia di cui alla delibera 22 aprile 2016 n. 000628, ha semplicemente sospeso , fino all’udienza camerale del 26 ottobre 2017, per quanto di ragione ai soli effetti del differimento della copertura, la stipula dei contratti oggetto del ricorso con riferimento esclusivo a soli 4 posti (n. 1 per la Cardiologia, n. 2 per la Medicina d’Urgenza e P.S., e n. 1 per l’Urologia, cui afferiscono le posizioni dei ricorrenti S. Asciutto, T. Barrera, P. Gulotta, e A. Lupo) .
Giova evidenziare che il citato decreto presidenziale si è espresso solo sul profilo del periculum in mora, osservando che “Nessun nocumento deriverebbe invece all’Amm.ne ed ai contro interessati dalla sospensione degli effetti dei provvedimenti impugnati sino allo scrutinio collegiale della domanda di cautela fissato per il prossimo 26 ottobre”, mentre non è stata effettuata alcuna preliminare valutazione in ordine alla fondatezza del ricorso proposto dagli otto medici aspiranti alla stabilizzazione.
Il citato decreto, invece, nulla ha disposto in ordine alla sospensione delle altre posizioni messe a concorso, che pertanto non sono state oggetto di alcuna pronuncia cautelare.
Resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento e colgo l’occasione per porgere
Cordiali saluti
Avv. Girolamo Rubino
La nota dell’azienda Civico.
“In riferimento a quanto riportato dagli organi di stampa occorre precisare quanto segue. Con il decreto cautelare n. 1201/2017 del 29.09.2017, il presidente del Tar Palermo, lungi dal sospendere l’intera procedura concorsuale a mezzo della quale l’Arnas Civico ha deciso di utilizzare le graduatorie dei concorsi per dirigenti medico di medicina d’urgenza, di urologia e di cardiologia di cui alla delibera 22 aprile 2016 n. 000628, ha semplicemente sospeso, fino all’udienza camerale del 26 ottobre 2017, per quanto di ragione ai soli effetti del differimento della copertura, la stipula dei contratti oggetto del ricorso con riferimento esclusivo a soli 4 posti (n. 1 per la Cardiologia, n. 2 per la Medicina d’Urgenza e P.S., e n. 1 per l’Urologia, cui afferiscono le posizioni dei ricorrenti). È necessario evidenziare che il citato decreto presidenziale si è espresso solo sul profilo del “periculum in mora”, osservando che “Nessun nocumento deriverebbe invece all’Amministrazione ed ai contro interessati dalla sospensione degli effetti dei provvedimenti impugnati sino allo scrutinio collegiale della domanda di cautela fissato per il prossimo 26 ottobre”, mentre non è stata effettuata alcuna preliminare valutazione in ordine alla fondatezza del ricorso proposto dagli otto medici aspiranti alla stabilizzazione. Il citato decreto, invece, nulla ha disposto in ordine alla sospensione delle altre posizioni messe a concorso, che pertanto non sono state oggetto di alcuna pronuncia cautelare.
Pubblicato il
04 Ottobre 2017, 12:45