23 Ottobre 2013, 19:01
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CATANIA. Udienza finale al Tar del Lazio in merito all’ampliamento della discarica Tiritì di Motta Sant’Anastasia. Questa mattina, in quella che è stata, dunque, l’udienza pubblica e finale le due parti hanno affrontato il ricorso nel merito. Da una parte i ricorrenti che portano avanti le istanze del Comitato civico rappresentati dai legali Mauro De Pace e Davide Negretti; dall’altra gli avvocati della Oikos (ditta che gestisce il sito), Harald Bonura e Felice Giuffrè.
IL PUNTO DEL CONTENDERE. Le due parti in causa si affrontano su tutta una serie di questioni. Il Comitato ritiene inaccettabile l’ampliamento da due milioni e mezzo di metri cubi della discarica; che l’ampliamento è stato autorizzato senza che vi fosse una programmazione del Piano rifiuti; ancora, che la discarica costituisce un serio rischio idrogeologico per tutta l’area; infine, che non si è tenuto conto della vicinanza geografica dei centri abitati. Sul fronte opposto, viene tutto rispedito al mittente. Si punta sulla eccezione di tardività, ovvero, sul ritardo col quale è stato inoltrato il ricorso; sul fatto che il territorio sul quale sorge l’ampliamento della discarica è ritenuto argilloso e, dunque, impermeabile; a loro favore i legali della discarica hanno depositato anche un caso di giurisprudenza legato alla situazione di Brescia.
LA SENTENZA. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, investito della questione, non dovrebbe pronunciarsi in tempi brevissimi. La sentenza potrebbe essere emessa in un arco di tempo che va dai 30 ai 90 giorni prossimi.
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23 Ottobre 2013, 19:01