Il Tar ‘riapre’ le sale giochi | Sospesa l’ordinanza anti-ludopatie

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13 Febbraio 2020, 18:42

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PALERMO – Il Tar ha sospeso l’ordinanza anti-ludopatie del Comune di Palermo, accogliendo il ricorso di un’azienda che altrimenti avrebbe fronteggiato diversi licenziamenti. L’ordinanza disciplinava gli orari per l’utilizzo di slot e altri apparecchi da gioco: 15 ore al giorno di chiusura per sale giochi e sale scommesse, con un’attività limitata dalle ore 9 alle 13 e dalle 19 alle 24. Era previsto inoltre che le sale giochi e le sale scommesse rispettassero una distanza minima di 500 metri dai luoghi considerati “sensibili”, come scuole, centri di aggregazione per giovani o chiese.

Condizioni che, secondo la Cdm Entertainment srl, assistita dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi, avrebbero comportato difficoltà con il conseguente il licenziamento di quasi tutti i 12 dipendenti. Così è scattato il ricorso che il 27 gennaio ha portato alla decisione del presidente della Terza Sezione del Tar Sicilia, Maria Cristina Quiligotti. Nel decreto viene riconosciuto il “grave pregiudizio” arrecato all’azienda, che gestisce apparecchi vlt (videolotterie): le ore di lavoro giornaliere si sarebbero ridotte da 19 a 10 non rendendo più necessari molti degli addetti, “la cui presenza  – scrive il giudice – sarebbe giustificata proprio dalla necessità di assicurare turni di lavoro idonei a coprire l’orario complessivo attuale dalle 10 alle 5 del mattino”. Tra le altre cose i ricorrenti lamentano anche la violazione dell’intesa fra governo, Regioni ed enti locali in materia di raccolta del gioco pubblico, che prevede fino a 6 ore complessive di chiusura quotidiana di gioco.

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Dopo la sospensione con decreto cautelare, ieri il Comune di Palermo non si è presentato all’udienza in Camera di consiglio. E ci sarebbe un motivo: “Gli uffici erano già al lavoro per modificare l’ordinanza – fanno presente Giuseppe Mattina, assessore alla Cittadinanza solidale, e Leopoldo Piampiano, assessore alle Attività produttive – a seguito di un proficuo e collaborativo confronto con le associazioni degli operatori e delle indicazioni emerse in sede Anci. Di fatto quindi il Tar non avrà motivo di esprimersi nel merito dell’attuale ordinanza che sarà modificata introducendo appunto le differenziazioni di orario fra le diverse tipologie di esercizio commerciale”.

“Per l’amministrazione resta valido l’impegno per prevenire e contrastare la ludopatia – assicura comunque il sindaco Leoluca Orlando – mettendo al centro dell’attenzione i danni economici, sociali e umani che questa causa a centinaia di famiglie e che non possono essere considerati subordinati a qualsivoglia interessi economici”.

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13 Febbraio 2020, 18:42

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