23 Novembre 2011, 13:24
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Giorni di fermento nella politica siciliana dominata dal count down verso il voto per le amministrative della primavera prossima. In uno scenario di massima confusione interna ai partiti e agli schieramenti, tengono ancora banco le mosse del Pd, alle prese a Palermo con la scomoda posizione di chiusura verso il Terzo polo assunta dalla candidata scelta da Pierluigi Bersani, Rita Borsellino. Ieri, in serata c’è stato il previsto incontro tra il segretario del Partito democratico Giuseppe Lupo e il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Un faccia a faccia riservato, sfuggito alle attenzioni dei giornali e avvenuto in un clima collaborativo. Un passaggio interlocutorio in attesa dei prossimi sviluppi, in particolare del confronto aperto con la Borsellino.
Ma intanto qualcosa si muove e i segnali di movimenti interni al Terzo polo non mancano. Nella coalizione centrista si va delineando sempre più marcatamente una dicotomia, con da una parte l’Mpa di Lombardo che lascia aperta la porta ai democratici, alleati strategici per il governatore, e dall’altra Fli e Udc che sembrano più insofferenti verso le indecisioni del Pd e che danno l’impressione di guardare in altra direzione. Ieri, in un’intervista a Livesicilia, il deputato finiano Nino Lo Presti ha ipotizzato persino l’eventualità di un percorso elettorale comune con il Pdl. Il cui coordinatore regionale Giuseppe Castiglione ieri ha lanciato dalle colonne di Repubblica nuovi segnali di distensione e dialogo agli ex alleati di Udc e Futuro e libertà. Un invito al quale i casiniani di Catania non hanno chiuso la porta, ricordando però a Castiglione la rottura con gli ex alleati operata dal Pdl in alcune importanti realtà locali. Insomma, la fisionomia delle coalizioni che si presenteranno agli elettori la prossima primavera resta ancora da definire. Per non parlare poi del rebus candidature, ancora tutto da decifrare.
In questo contesto, però, da più parti arrivano segnali che testimoniano una tendenza generale, quella della crescita dell’appeal terzopolista. Nel giro di 24 ore si sono registrati l’abbandono del Pdl del coordinatore provinciale agrigentino, di una consigliere comunale palermitana approdata dal Pdl all’Mpa e di un assessore provinciale palermitano che ha abbandonato un Pid sempre più in affanno per rientrare all’Udc. Piccole storie del territorio che fotografano però una tendenza. Il Terzo polo guadagna peso e capacità d’attrazione. E si fa sempre più ago della bilancia in un quadro politico regionale disorientato e profondamente instabile.
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23 Novembre 2011, 13:24