14 Settembre 2021, 16:38
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PALERMO – Non accennano a placarsi le polemiche sul professor Gandolfo Dominici, docente di Marketing alla facoltà di Scienze economiche dell’Università degli Studi di Palermo, che ieri aveva suscitato le reazioni del rettore Fabrizio Micari dopo aver lanciato un tweet con la foto dell’ingresso del campo di Auschwitz, sostituendo la scritta “Arbeit Macht Frei” (il lavoro rende liberi) con la frase “il Vaccino rende liberi” rispondendo a un tweet del segretario Pd Enrico Letta.
Questa mattina, il professore ha scritto una lunga lettera indirizzata al rettore Micari. “Non vedo come ciò che io (seppur in modo provocatorio) possa scrivere sui social possa essere affare dell’Ateneo – scrive il professore universitario – Tengo a ribadire che né il movimento spontaneo di accademici contro il ‘Green pass’, né il sottoscritto sono ‘novax’, ma per la libera scelta vaccinale e contro ogni forma di controllo sociale mediante qualsiasi ‘lasciapassare’ utilizzato come condizione per godere dei diritti costituzionalmente garantiti”.
Sul parallelismo vaccino e Auschwitz citato nel tweet, che Micari aveva definito “inopportuno e offensivo”, Dominici risponde: “Per motivi anagrafici, ammetto di conoscere (come anche il Rettore Micari) il tristissimo periodo del nazi-fascismo soltanto dai libri di storia. Ma anche dagli interessantissimi podcast del collega storico Alessandro Barbero firmatario dell’appello contro il ‘Green pass’ degli ormai quasi 1000 professori universitari promosso da diversi colleghi e dal sottoscritto). O dalle storie su mio nonno (membro del Partito al fianco di Ugo La Malfa)”. Aggiungendo poi: “È d’obbligo citare una testimonianza diretta e contemporanea di chi quegli orrori li ha vissuti e che non fatica a trovare analogie odierne con quel periodo storico. Vera Sharav, sopravvissuta all’Olocausto, in una recente video intervista dichiara: “Il Green pass ha un parallelo diretto con l’Olocausto. C’è un’analogia. Dunque se tale parallelismo inquietante del nostro tempo con il preludio all’Olocausto è stato evidenziato da chi ha vissuto quella tragedia e denuncia il pericolo rappresentato dall’utilizzo della medicina come arma, non vedo come possa essere criticabile un tweet con un meme provocatorio a un segretario di partito”.
“Non è la prima volta che si associa la campagna vaccinale alla dittatura sanitaria, non è la prima volta che i No vax chiamano gli scienziati ‘nazisti’ – scrive su Facebook il senatore palermitano Davide Faraone – Ci siamo abituati, non dovremmo esserlo, ma se è un professore universitario a paragonare il vaccino ai campi di concentramento, postando un fotomontaggio vergognoso sul noto cartello d’ingresso al campo di concentramento di Auschwitz, allora c’è un problema, un grosso problema”. “Questo docente, tal Gandolfo Dominici, che insegna Scienze economiche, aziendali e statistica dell’Università di Palermo, deve essere cacciato, e per rinfrescarsi la memoria accompagnato in gita proprio ad Auschwitz, perché magari sarà ferrato di economia ma di storia proprio no. Ed è proprio il caso di un bel ripassino, con esami da sostenere al più presto”, conclude Faraone.
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14 Settembre 2021, 16:38