23 Settembre 2014, 08:30
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PALERMO – Il presente di Franco Vazquez, e magari anche il futuro immediato, sarà con la maglia del Palermo. Per il resto, ha detto già tutto il presidente Maurizio Zamparini: “Tra due-tre anni andrà in una grande”. Due o tre anni, appunto. Un periodo sufficiente per permettere ai rosa di portare a casa nuovamente delle plusvalenze, necessarie per rimettere in sesto un bilancio che, come già visto, chiude in rosso da tre anni. Una plusvalenza che un anno fa sarebbe stata impensabile da realizzare, con un giocatore scartato da due allenatori di fila e desideroso di tornare in patria per rilanciarsi. Lì sì che il Palermo avrebbe potuto perdere un’occasione: Vazquez infatti, sebbene a livello economico non rappresenti un grosso capitale per il club di viale del Fante, è riuscito a passare nel giro di un anno da minusvalenza obbligatoria a plusvalenza (quasi) certa.
Un anno che ha visto l’argentino rilanciato da mister Iachini, ma anche dal direttore Giorgio Perinetti che ha voluto fortemente la sua permanenza. L’ex responsabile dell’area tecnica del Palermo, intervistato da Live Sicilia Sport, non vuole però prendersi troppi complimenti per l’exploit del Mudo: “Il merito è di Iachini e Zamparini – ha detto Perinetti – il tecnico è stato bravo a reinserirlo in squadra nello scorso campionato e ancora oggi sta mostrando il suo valore”. Un valore che negli ultimi sei mesi è aumentato in maniera esponenziale, grazie alle prestazioni dello stesso giocatore: “Sicuramente è partito benissimo – aggiunge Perinetti – e se continua così il suo valore di mercato potrà solo crescere. Però ad oggi è giusto che se lo goda la piazza di Palermo, a fine anno sarà la società farà le sue valutazioni”.
D’altronde, il futuro di Vazquez sembrava dover ripercorrere le orme di altri fantasmi rosanero: Eran Zahavi, Nicolas Bertolo, tutte minusvalenze (realizzate, guarda caso, nel gennaio 2013) che hanno colpito gravemente il bilancio del Palermo. E fortuna per Vazquez che Sannino aveva deciso di lasciarlo andar via in prestito al Rayo Vallecano. Se fosse rimasto ai margini di quella rosa, c’è da credere che sarebbe finito nella lista degli epurati di Pietro Lo Monaco, con conseguente svalutazione. E chissà di quale Palermo (e di quale Vazquez) saremmo qui a parlare.
Consultando i siti specializzati sul mercato, il valore del trequartista ex Belgrano attualmente non va sopra i due milioni di euro, e se Perinetti ha preferito glissare sull’argomento (“il valore di mercato lo determinano le richieste e la concorrenza, oltre che le prestazioni”), il bilancio del Palermo ci viene in aiuto per capire quanto una valutazione apparentemente bassa possa comunque fruttare ai rosa una plusvalenza: l’ammortamento annuale del cartellino di Vazquez è di circa 730 mila euro, per altri due anni di contratto. Poco meno di un milione e mezzo di valore residuo dunque, per l’uomo che ha cambiato volto alla squadra di Iachini. Il valore ipotizzabile ad oggi sarebbe già abbastanza per portare a casa una piccola plusvalenza, ma c’è da scommettere che in società si punti a farla gonfiare quanto più possibile, approfittando delle prestazioni convincenti del numero 20 rosanero.
Altri due elementi che spuntano a bilancio sono la Buttonpath Limited, comproprietaria del cartellino ai tempi della sua militanza al Belgrano, e la Pencilhill Limited, già nota per il contenzioso legato all’acquisto di Paulo Dybala (per il quale sembra che ancora non sia arrivata una risposta definitiva dal Tas, ndr). Il rischio di un secondo caso Pastore, per un’eventuale cessione di Vazquez, non dovrebbe però concretizzarsi: la Buttonpath ha già ricevuto 750 mila euro per la mediazione sul trasferimento, mentre alla Pencilhill sono andati 600 mila euro per la mediazione su una futura vendita. Ad oggi non spuntano ulteriori diritti da rivendicare per i due fondi d’investimento, ma di certezze non se ne potranno mai avere abbastanza. L’unica certezza, ad oggi, è che Vazquez è tornato ad essere un patrimonio del Palermo. In campo e nel bilancio.
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23 Settembre 2014, 08:30