Gli striscioni fuori dalla Chiesa
RANDAZZO – “Ci lasci padre Enzo come parroco, almeno fino alla conclusione della vicenda giudiziaria”. E’ stato questa la richiesta fatta dai tanti fedeli randazzesi, che hanno atteso monsignor Raspanti, che doveva discutere della vicenda con il Consiglio pastorale, e che invece ha trovato centinaia di sostenitori del parroco, anche con striscioni e cartelloni, pronti a testimoniare in suo favore.
Tutti i responsabili dei vari gruppi, giovanili, catechisti, ma anche del coro e dei genitori, hanno letto al Vescovo le loro considerazioni sulla triste vicenda di padre Enzo Calà, condannato in primo grado per violenza sessuale. Il vescovo, dopo aver pazientemente ascoltato la delegazione, ha concluso il discorso chiedendo a tutta la comunità randazzese di pregare per Lui, in quanto il primo a dover affrontare il terremoto che ha colpito la comunità ecclesiastica di Randazzo è stato lui, e che deve rendere conto di tutto ai superiori e a tutti i cristiani.
Monsignor Raspanti, Vescovo di Acireale
“Abbiate fede e pazienza – ha detto il vescovo di Acireale – la mia è una scelta difficile, e deve essere imparziale, a tutela Vostra e a tutela dello stesso padre Enzo.Voi avete espresso la Vostra solidarietà e i vostri atti d’amore verso padre Enzo, legittimi per carità, forse anche un pò estremi, ma ci sono cose, che voi non sapete, e che io non posso dire in quanto legato dal segreto che la mia carica mi impone”.
Raspanti non ha voluto sbilanciarsi, e questo suo atteggiamento ha innervosito alcuni fedeli che lo hanno contestato, e poi hanno abbandonato l’incontro. Dopo, il vescovo ed il Consiglio pastorale si sono riuniti in privato, ma nulla è trapelato su quanto è stato discusso, di certo al momento la comunità randazzese resta in attesa di una decisione che sarà sicuramente decisiva per il futuro della comunità religiosa di Randazzo.
