04 Maggio 2014, 13:55
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PALERMO – I parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars commentano a muso duro la notizia pubblicata nei giorni scorsi dalla stampa del mega assegno mensile percepito dall’ex presidente della Regione, a dispetto della sua condizione di detenuto per favoreggiamento aggravato alla mafia.
“Se – affermano i deputati – i parlamentari di maggioranza ed opposizione, in occasione dell’approvazione della legge sulla spending review, non avessero fatto fronte comune per bocciare un nostro emendamento, non staremmo a commentare questa aberrante notizia. Avevamo proposto che reati quali 416, 416 bis, 416 ter fossero considerati cause di esclusione, non solo dalla vita pubblica ma anche dall’erogazione di vitalizi e dal trattamento pensionistico. La proposta, come è noto, è stata bocciata da tutti gli schieramenti. E ora, probabilmente, qualcuno di quelli che hanno respinto il nostro emendamento si indignerà pure per la notizia del vitalizio all’ex presidente. Evidentemente all’Ars vige una sorta di legge del contrappasso che ha dotato tutti di lingua lunga. ma, evidentemente, anche di memoria corta”.
“Dietro la maschera dei diritti acquisiti – continuano i deputati Cinquestelle – il sistema si autoconserva e giustifica agli occhi dell’opinione pubblica le peggiori nefandezze, come in questo caso. Il Movimento è contrario ad ogni forma di vitalizio, tanto più quando, come nel caso di Cuffaro, la prova dell’ indegnità a rivestire cariche pubbliche risulta certificata dalla ben nota sentenza di condanna passata in giudicato”.
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04 Maggio 2014, 13:55