Il voto disgiunto punisce l’Udc

di

11 Ottobre 2012, 07:11

1 min di lettura

PALERMO – Gli elettori dell’Udc bocciano la scelta di Rosario Crocetta. C’è un dato che più di ogni altro salta agli occhi nell’analisi dei risultati del sondaggio: solo il 35% degli elettori dell’Udc del 2008 seguirebbe il proprio partito sul candidato presidente. Il dato si trascina anche sulle liste attuali, anche se con risultati meno netti: meno dell’80% di coloro che annunciano l’intenzione di votare per lo scudo crociato sceglierebbe Rosario Crocetta, con un consenso che nel 16% dei casi si sposta invece su Nello Musumeci.
Gianfranco Micciché, invece, risente nel bene e nel male dell’appoggio di Raffaele Lombardo. A Catania, infatti, il leader di Grande Sud ottiene molti più consensi di quanti ne avesse ottenuti due settimane fa: effetto, probabilmente, proprio dello sforzo degli uomini dell’ex governatore, che nella città etnea ha la propria roccaforte. Ma se guadagna a Catania, Micciché perde a Palermo: “L’Mpa – osserva il direttore di Termometro politico, Gianluca Borrelli – è molto debole nel capoluogo, ed è probabilmente questa la causa della flessione”.
Ma ci sono anche molti delusi del Movimento per l’autonomia. Una discreta percentuale di coloro che quattro anni fa hanno votato il partito di Raffaele Lombardo questa volta non ha intenzione di confermare la propria scelta: “In molti casi – spiega Borrelli – il voto si è spostato verso il Cantiere popolare o verso la Lista Musumeci”. L’ultimo dato interessante, infine, è quello del Movimento 5 Stelle: i grillini, infatti, “pescano” più consensi fra gli uomini che fra le donne, con una differenza di circa quattro punti percentuali fra i due sessi.

Articoli Correlati

Pubblicato il

11 Ottobre 2012, 07:11

Condividi sui social