05 Giugno 2011, 12:09
1 min di lettura
18.38 E’ salito a 26 il numero dei cadaveri dei clandestini morti nel naufragio dell’isola di Kerkennah recuperati oggi dai mezzi navali tunisini. Lo ha detto, all’Afp, il tenente colonnello Tahar Landoulsi, comandante della Guardia costiera di Sfax, che coordina le ricerche. I dispersi, secondo le autorità tunisine, potrebbero essere piu’ di 200. Secondo l’ufficiale, nessun corpo si troverebbe più nel relitto affondato. Gli altri cadaveri, ha aggiunto, potrebbero essere stati trascinati dalle correnti a una distanza di venti chilometri dal luogo del naufragio, circostanza questa che lascerebbe poche speranze di recuperare ulteriori corpi.
10.00 La guardia costiera tunisina ha ripescato stamani i primi 20 corpi degli oltre 200 migranti africani dispersi dopo il naufragio di un peschereccio libico al largo delle isole Kerkennah, nel sud del paese. Lo ha reso noto un responsabile della guardia costiera.
”Siamo giunti sul posto stamani verso le 6 (le 7 italiane) e abbiamo ripescato una ventina di corpi”, ha detto il tenente colonnello Tahar Landoulsi, capo della guardia marittima a Sfax. ”Ci sono molti cadaveri sul battello, ma non sappiamo quanti”, ha aggiunto. Le cattive condizioni meteorologiche avevano finora impedito le operazioni di ricerca dei dispersi.
I migranti africani erano partiti dalla Libia per raggiungere Lampedusa. Il peschereccio, con più di 800 persone a bordo, è affondato martedì in seguito a un guasto tecnico a 20 miglia al largo delle isole Kerkennah, nel sud della Tunisia. Circa 577 persone, tra cui 92 donne e 21 bambini, sono state soccorse. Altre 200-270 sono probabilmente morte.
Pubblicato il
05 Giugno 2011, 12:09