Immigrazione clandestina |Quattro professionisti in manette

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22 Maggio 2014, 08:18

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CATANIA –  La Procura della Repubblica di Catania ha coordinato una complessa attività investigativa condotta nei confronti di un sodalizio criminale radicato nel capoluogo etneo e finalizzato al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini, eseguite dalla Guardia di Finanza di Catania, hanno portato, in data odierna, all’emissione di misure di arresti domiciliari nei confronti di 4 soggetti, indagati per un articolato meccanismo di frode che ha consentito a centinaia di soggetti extracomunitari di beneficiare indebitamente del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno.

In particolare, le indagini sono scaturite dalle numerose segnalazioni pervenute al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania dalla locale Prefettura e dalla Questura – Ufficio Immigrazione, con particolare riguardo alla documentazione fiscale (buste paga, modelli CUD e dichiarazioni dei redditi) che alcuni soggetti extracomunitari, prevalentemente di etnia cinese, africana e cingalese, avevano allegato alle domande per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno presentate ai predetti Uffici.

Sulla menzionata documentazione, pertanto, si è concentrata l’attenzione investigativa dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Catania che hanno, così, avviato mirati controlli fiscali finalizzati ad appurare la veridicità e la sussistenza reale dei dati contabili e reddituali dichiarati dagli extracomunitari. I primi riscontri hanno permesso di accertare la falsità dei documenti fiscali esibiti, in quanto attestanti rapporti di lavoro dipendente inesistenti, ovvero l’esercizio di attività imprenditoriali mai avviate.

Inoltre, dai successivi approfondimenti circa gli intermediari preposti all’invio telematico della documentazione fiscale prodotta è emerso che la stessa è stata predisposta presso soli tre uffici di consulenza contabile, ossia gli studi “U.C.A.T.” e “A.C.A.I.” di Catania e “UNION COMMERCIO” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME). In particolare, i titolari dei suddetti studi sono risultati, dalle indagini della Guardia di Finanza, i responsabili che avevano predisposto con modalità fraudolente le buste paga e le altre certificazioni di lavoro dipendente o d’impresa, utilizzate dagli extracomunitari per dimostrare alla Questura e alla Prefettura di Catania il possesso dei requisiti necessari per ottenere il permesso di soggiorno.

I 4 arrestati

Le complesse ricostruzioni eseguite dalla Guardia di Finanza hanno consentito, quindi, di delineare un vero e proprio sodalizio criminoso, composto da professionisti e consulenti fiscali, riconducibile ai seguenti soggetti:

–       Augeri Gaetano, 66 anni, titolare dello studio di consulenza U.C.A.T. di Catania e organizzatore dell’associazione;

–       Venturelli Andrea, 45 anni, titolare dello studio contabile A.C.A.I. di Catania;

–       Triolo Antonio, 68 anni, responsabile dello studio di consulenza Union Commercio di Barcellona Pozzo di Gotto (ME);

–       Ciccia Nicola, 44 anni, collaboratore dello studio U.C.A.T. di Augeri.

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Le intercettazioni telefoniche e ambientali sono state di grande utilità per delineare il ruolo degli indagati, la loro consapevolezza dell’attività illecita, nonché la posizione di vertice rivestita dall’Augeri, ideatore e promotore del meccanismo delittuoso, posto in essere fin dal 2007 e ancora attuale, finalizzato a consentire il rilascio dei permessi di soggiorno a soggetti clandestini privi dei requisiti richiesti, nonché di favorire anche la ricongiunzione dei rispettivi nuclei familiari.

Presso lo studio di uno degli indagati è stata sequestrata un’ingente somma di denaro in banconote di grosso taglio, pari a oltre 34.000 euro. Sulle banconote rinvenute, a riprova che le stesse fossero il provento dell’attività criminosa, gli indagati avevano annotato i nominativi degli stranieri da cui avevano ricevuto il contante quale corrispettivo delle consulenze. Sono stati, altresì, acquisiti oltre 300 fascicoli riconducibili a cittadini extracomunitari che si erano rivolti ai predetti studi professionali per la predisposizione dei falsi documenti e delle false dichiarazioni fiscali necessarie al rilascio delle autorizzazioni da parte delle Autorità preposte.

Sulla base della documentazione acquisita, sono stati poi sentiti i cittadini extracomunitari titolari dei fascicoli rinvenuti, consentendo di appurare pagamenti fino a € 500 per singola indebita pratica.

L’indagine rientra nelle complesso delle attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania a contrasto dell’immigrazione clandestina. Continueranno, pertanto, con determinazione le attività di contrasto a ogni forma di sfruttamento dell’immigrazione, sia perseguendo le organizzazioni criminali internazionali che alimentano gli incessanti afflussi verso le coste siciliane, sia colpendo ogni altra attività criminale ed economica connessa, in grado di stabilizzare e radicare sul territorio il fenomeno dell’immigrazione clandestina e dello sfruttamento dei cittadini extracomunitari.

LA RETTIFICA DELL’ACAI: “Il sottoscritto Mario Messina nella qualità di Presidente Provinciale A.C.A.I. (Associazione Cristiana Artigiani Italiani), in merito all’articolo pubblicato dalla Vostra redazione in data 22/05/2014, avente quale titolo “Immigrazione clandestina quattro professionisti in manette”, specifica quanto segue:

nell’articolo si menziona la nostra Associazione in riferimento ad un presunto ufficio di consulenza contabile, gestito da uno degli arrestati (Venturelli Andrea). L’A.C.A.I. non gestisce alcun ufficio di contabilità, pertanto quanto riportato nell’articolo in questione è assolutamente non veritiero.

In merito ai rapporti intercorrenti tra il Sig. Venturelli Andrea e L’A.C.A.I., si specifica che nessun rapporto di lavoro lega quest’ultimo all’associazione. Si chiede pertanto, al fine di tutelare l’immagine di un’associazione, presente sul nostro territorio da oltre 20 anni, che si occupa di Patronato, CAAF e servizi ai cittadini, di voler rettificare l’articolo de quo, esplicitando l’estranietà dell’A.C.A.I. riguardo alla vicenda in questione e ai rapporti con il Sig. Venturelli Andrea.

Cordiali saluti

Il Presidente

Mario Messina

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22 Maggio 2014, 08:18

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