Immissioni di ruolo e disguidi |Mattinata di nervosismo all’Usp

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02 Settembre 2015, 13:52

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CATANIA – Immissioni di ruolo e disguidi: mattinata di nervosismo all’Ufficio Scolastico Provinciale. Non hanno dormito sonni tranquilli i docenti etnei, recentemente immessi di ruolo nella classe 043 (italiano, storia e geografia nelle scuole medie), che ieri sera si sono visti recapitare una mail di convocazione per stamattina in via Coviello. Si tratta degli stessi insegnanti che nei giorni scorsi avevano già preso possesso delle cattedre e partecipato al primo collegio dei docenti. “Dopo l’assegnazione delle cattedre, qualcuno si è recato a scuola e non ha trovato il posto”, spiegano gli insegnanti. “Così qualcuno si è recato in Provveditorato per capire la vicenda”.

Da lì l’invio delle mail per riconvocare i docenti, non tutti. La mancata disponibilità, scoperta tardi, era legata a più di una scuola, per questo le convocazioni odierne non hanno riguardato tutti i docenti. Le mail sono state inviate seguendo l’ordine degli elenchi, a partire dai docenti, presenti in graduatoria, che avevano scelto le scuole interessate. A scorrimento. Oggi, insomma, mancavano dei docenti (chiamati nella mattinata). Il malumore è stato palpabile per buona parte della giornata. “Potenzialmente potrebbe cambiare tutta l’assegnazione”, lamentavano gli insegnanti radunati nel cortile della struttura. “Abbiamo già preso servizio e dopo il collegio docenti avevamo programmato l’attività settimanale e invece ci dicono di stare calmi e che risolveranno tutto”, dice una professoressa. “

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Sul sito non c’è nulla”, fanno notare in tanti. Per buona parte della mattinata è l’incertezza a farla da padrone. Qualcuno paventa scenari disastrosi. “In caso di cambiamenti, i collegi potrebbero essere invalidati: a rischio c’è l’attività programmatica di tutte le scuole medie della provincia”. E qualcun altro riconduce gli errori nella gestione delle immissioni di ruolo ai provvedimenti dell’esecutivo nazionale. “Ecco a cosa servono le novità continue introdotte dalla politica”, affermano. E’ un turbinio di commenti e delusione che si interrompe soltanto quando i dirigenti convocano gli insegnanti per spiegare la situazione e tranquillizzare gli animi. In attesa di capire come andrà a finire non si può tacere il malessere diffuso per disguidi e disorganizzazione burocratica che rendono un ulteriore disagio a chi per anni ha vissuto ne limbo e nell’incertezza e finalmente pensava di avere raggiunto un minimo di stabilità. “C’è da scommettere – commentano gli insegnati – che la scena si ripeterà venerdì con le convocazioni per le supplenze”.

 

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02 Settembre 2015, 13:52

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