04 Ottobre 2011, 10:03
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Addio vendita in blocco, adesso tocca alla frazionata. Il nuovo consiglio di amministrazione non si è ancora insediato, ma già si sa quale sarà l’iter da seguire per liquidare l’ingente patrimonio immobiliare del fondo pensioni del personale della Cassa centrale di risparmio Vittorio Emanuele per le province siciliane (Ccrve), da tutti chiamato ex Sicilcassa. Almeno a guardare i nomi degli eletti non dovrebbero esserci molti dubbi: a fare il pieno di voti sono state infatti le due liste che optano per la vendita per singolo immobile e cioè il raggruppamento Aper (sigla che sta per “Aste pubbliche e ripartizione”) e Rinnovamento & Solidarietà che hanno conquistato 3 seggi su 9 ciascuna.
Il più votato è stato Marcello Critelli, già componente del cda, che ha ottenuto 734 preferenze, seguito da Girolamo Guicciardi (396) e Giuseppe Midili (386). Tutti e tre appartengono alla lista Aper e sono espressione della Fisac Cgil e della Falcri. Ben piazzato con 485 anche Enzo Giunta, ex sindaco di Termini Imerese ed esponente di spicco del movimento Rinnovamento & Solidarietà voluto dall’avvocato (anche lui ex Sicilcassa) Achille Gattuccio. Una lista forte che porta nel consiglio di piazza Castelnuovo, sede del fondo a Palermo, anche Stefano Leone (404), trapanese legato alla Fabi, e Antonio Piraino (399), ex dipendente Sicilcassa passato a Banca Nuova. Un posto al sole anche per Luigi Gennaro (317) della lista Costifondo e sostenitore di un referendum interno al fondo. Confermato poi Sergio Infantino (lista Safed eletto con 301 voti), componente del vecchio cda e molto vicino al presidente uscente Aldo Alaimo. Quest’ultimo, inoltre, si è ricandidato presentandosi con la lista Impegno che però non è riuscita ad ottenere neanche un seggio. Promosso invece Salvatore Cozzo, ex presidente del collegio sindacale ed unico eletto con 109 voti della lista Risveglio Partecipativo. Al momento è in corso lo scrutinio delle schede per l’elezione dei sindaci anche se, salvo colpi di scena, sono dati per certi la riconferma di Vincenzo Grutta e Angelo Nassisi e l’ingresso nel collegio di Riccardo Compagnino. Il prossimo passo sarà adesso l’elezione del nuovo presidente e si preannuncia un testa a testa tra Crivelli e Giunta, anche se qualcuno fa il tifo per il consigliere uscente Infantino. A prescindere dall’esito finale della votazione, una cosa è certa: chi guiderà il fondo dovrà portare a termine la vendita di una dote da 52 immobili, tra cui circa 400 appartamenti e numerosi edifici di pregio.
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04 Ottobre 2011, 10:03