14 Ottobre 2014, 20:39
4 min di lettura
PALERMO – Stangata in arrivo per società, atleti e semplici frequentatori dei maggiori impianti sportivi comunali. Palazzo delle Aquile discuterà a breve, infatti, il nuovo tariffario proposto dalla giunta Orlando che prevede rincari a tappeto e anche consistenti: l’ingresso alla piscina comunale, per esempio, passerà dagli 1,55 euro attuali ai 2 euro, fino a 5; per una vasca intera nei giorni feriali una società pagherà da 70 a 110 euro l’ora, contro i 56 attuali, mentre la tariffa forfettaria giornaliera schizzerà fino a 330 euro, contro i 200 di oggi. E non è un caso isolato: il campo da baseball costerà fino a 150 euro l’ora di giorno, contro i 34 attuali, raddoppio in vista anche per la palestra annessa al velodromo che arriva a 15. La pista di pattinaggio del Giardino Inglese arriverà a 50 euro l’ora per il campo nei giorni feriali, a dispetto dei 20 di oggi.
Un aumento fortemente voluto dall’amministrazione che, sebbene riconosca la necessità di incentivare lo sport, specie tra i giovani, e di aiutare le società agonistiche, deve fare i conti con numeri impietosi: le tariffe sono ferme dal 2004 e hanno subito una svalutazione del 20,3% e non è nemmeno contemplato l’aumento di due punti dell’iva. Le tariffe, secondo la giunta, non sono equilibrate o sono troppo basse rispetto al resto d’Italia. Del resto, secondo i dati del consuntivo 2013, gestire gli impianti sportivi è costato 3,7 milioni di euro ma gli incassi si sono fermati a poco più di mezzo milione, appena il 13% che è sempre meglio però dell’11% del 2012. Nel bilancio di previsione 2014 gli incassi presunti dovrebbero arrivare a 550mila euro contro 3,8 milioni di spesa (di cui 2,4 di personale), ovvero il 14%. Un trend in crescita, certamente, che fa però a pugni con lo stato disastroso di alcuni impianti.
“Le strutture sportive sono un bene per la città di Palermo – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – perché permettono a tanti giovani di usufruire di un servizio con una spesa sostenibile per le famiglie. Tuttavia il bilancio di queste strutture è nettamente negativo, quasi al 90% rispetto agli introiti. Le tariffe vanno aggiornate con un criterio oggettivo rispetto a chi usufruisce di tali servizi. Credo che alcune strutture vadano messe a bando per affidare la gestione ai privati, con apposite concessioni che ne prevedano l’utilizzo anche per il Comune. Per il biennio 2015-2016 bisognerà risparmiare almeno due milioni di euro, con servizi migliori e minori spese pubbliche”.
Critica Nadia Spallitta del Mov139: “Ritengo che uno degli obiettivi di una pubblica amministrazione sia quello di incentivare lo sport, migliorando e ampliando i propri impianti per favorirne l’utilizzo da parte dei cittadini e, soprattutto, dei i giovani. Invero si dovrebbero attivare progetti di recupero sociale, rivolti in particolare modo ai minori, da considerare come strumenti di contrasto al disagio sociale e, in ogni caso, per sviluppare i talenti naturali che la città possiede grazie alla fruizione degli impianti pubblici. Tanto più se Palermo si candida come “Capitale dello sport” e tale può essere, a mio avviso, una città che faccia dello sport un suo obiettivo fondamentale. Auspico pertanto, e so per certo che l’attuale assessore condivide questo percorso, che la proposta possa essere rivisitata e finalizzata a un incremento dell’utenza cittadina”. Per Filippo Occhipinti, capogruppo di Idv, “non è pensabile chiedere soldi ai palermitani mentre gli impianti cadono a pezzi, si veda il Palazzetto dello Sport o il Diamante: con quale faccia ci candidiamo a capitale europea dello sport nel 2016?”.
Allo Stadio delle Palme “Vito Schifani” la giunta Orlando vorrebbe istituire ex novo tariffe prima assenti: una annuale per gli atleti iscritti ad una società (dai 10 ai 15 euro in base al numero degli atleti tesserati presso le società), una giornaliera per l’utilizzo occasionale per gli allenamenti da parte delle società non affiliate a Eps o Fidal (dai 25 ai 50 euro); una per le manifestazioni (dai 60 ai 150 euro, per le non affiliate dai 100 ai 150 euro); una oraria per gli allenamenti delle scuole private e superiori (dai 10 ai 20 euro). Tutti servizi che fino a questo momento sono stati gratuiti. Il biglietto d’ingresso giornaliero andrebbe da 2 a 5 euro (finora è stato di 2 euro); l’abbonamento annuale individuale dai 50 ai 100 euro (contro gli attuali 40); la tariffa giornaliera per le società riconosciute dal Coni andrà dai 60 ai 100 euro (ora ferma a 35 euro); l’uso temporaneo, comunque non superiore al mese, per le società non affiliate a Eps o Fidal dai 100 ai 150 euro (contro gli attuali 90 euro).
Pubblicato il
14 Ottobre 2014, 20:39