03 Aprile 2020, 12:36
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PALERMO – Per le imprese in Sicilia si prospetta una ecatombe, con perdite di fatturato, complessive, stimate tra i 5,1 e i 10,5 miliardi di euro. E’ lo scenario terribile che emerge da uno studio del Cerved e che il dipartimento dell’Economia della Regione ha preso come riferimento per la pianificazione degli interventi economico-finanziari per fronteggiare la grave crisi causata dall’emergenza Covid-19. Due gli scenari ipotizzati, base e pessimistico.
Se l’emergenza dovesse terminare a maggio, le perdite per il sistema produttivo sarebbero del 9,6%, con un calo di fatturato di 5,1 miliardi; nell’ipotesi peggiore, con l’emergenza fino a dicembre, la contrazione arriverebbe al 19,7% con un crollo del fatturato di 10 miliardi e mezzo. I settori più in sofferenza sono quelli degli alberghi e delle agenzie di viaggio: nel primo caso le perdite vengono stimate tra il 37,5% e il 73,3%, nel secondo tra il 35,5 e il 68,8%.
“Questo scenario induce a riflettere sulla necessità di programmare iniziative di carattere finanziario economico più forti ed integrate a livello regionale”, si legge nel rapporto dell’assessorato all’Economia. Un ulteriore studio realizzato dal servizio statistica ed analisi economica della Regione siciliana, a inizio marzo, ha stimato che, limitatamente al periodo febbraio-maggio di quest’anno, in Sicilia la riduzione delle presenze turistiche genererà una perdita economica sul valore aggiunto di oltre 700 mln di euro (pari all’11,4% dei consumi turistici del 2019), e la perdita di 13.600 posti di lavoro.
(ANSA).
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03 Aprile 2020, 12:36