10 Dicembre 2012, 11:21
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CATANIA – Un inferno. Non usa mezze parole la professoressa Silvana Fiorentin, bloccata stanotte insieme alla sua classe, all’interno dello scalo di Fontanarossa. Il volo che avrebbe dovuto portare gli studenti del liceo Galilei di Verona a casa, infatti, ha avuto oltre 12 ore di ritardo: programmato per le 20,30 di ieri sera, il vettore è riuscito a decollare da Catania solo stamattina alle 10.
“Non ci hanno fatto sapere nulla – denuncia la professoressa a LivesiciliaCatania – e ci hanno abbandonato per l’intera notte a noi stessi, senza fornirci il minimo di assistenza, sena cibo e senza acqua”. Vere e proprie scene da day after, quelle cui sono stati costretti in totale 60 passeggeri che avrebbero dovuto prendere il volo Meridiana di ieri sera diretto a Verona, ma che hanno passato la notte dormendo sulle panchine o sui nastri trasportatori dei bagagli, letteralmente abbandonati a loro stessi.
“Ci hanno dato dell’acqua solo alle due di stanotte – continua la professoressa Fiorentin – e la colazione stamattina, ma è chiaro che per noi l’esperienza è stata terribile. Ci siamo sentiti trattati male”. Immediato il rimpallo delle responsabilità tra i soggetti coinvolti: da una parte la compagnia aerea e, dall’altra, la Sac, società che gestisce lo scalo etneo.
Secondo quanto raccontato dalla docente, infatti, nessuno della società di gestione di Fontanarossa avrebbe fornito alcuna assistenza e, solo in mattinata, il personale di Meridiana ha risposto alle richieste dei passeggeri. Non così però per la compagnia aerea sarda, la cui responsabile dell’ufficio stampa, Tiziana Biscu, sottolinea la presenza in aeroporto del caposcalo che ha assistito i passeggeri fino alle 5 del mattino.
“Il nostro personale – spiega a LivesiciliaCatania – ha tentato di fare il possibile, cercando di recuperare qualcosa da mangiare (ma i bar erano già chiusi data l’ora tarda) e di contattare autisti che potessero portare i passeggeri in albergo”. Meridiana avrebbe, dunque, effettuato tutte le operazioni di assistenza, “nonostante il problema non fosse del vettore – aggiunge la Biscu – dal momento che non è stato possibile fare rifornimento perché l’autobotte non è riuscita a entrare in pista per via di un cancello chiuso”.
La responsabilità dell’abbandono dei passeggeri sarebbe dunque della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Fontanarossa, che però rimanda le accuse al mittente. “La mancata assistenza è da addebitare alla compagnia aerea” – afferma a LivesiciliaCatania Francesco D’Amico, della Società aeroporti Catania. “Ufficialmente, la cancellazione del volo è dipesa dalla compagnia aerea – evidenzia a LivesiciliaCatania – e, per quanto riguarda la permanenza in aeroporto, abbiamo cercato di dare la massima assistenza, per quanto possibile”.
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10 Dicembre 2012, 11:21