Il consigliere comunale | che partecipò al blitz punitivo

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19 Novembre 2014, 13:16

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PALERMO – Consigliere comunale del Comune di Castelvetrano, nominato per surroga di un precedente componente chiamato a fare l’assessore, adesso è accusato di associazione mafiosa, tentata estorsione e sequestro di persona. Si tratta di Calogero Giambalvo, arrestato nel corso dell’operazione dei carabinieri del Ros “Eden 2” insieme ad altre quindici persone.  Secondo gli investigatori  Giambalvo avrebbe partecipato anche ad uno degli episodi di “pestaggio”, definiti dal procuratore aggiunto Teresa Principato, degni di “Arancia Meccanica”. Nel dettaglio, il consigliere avrebbe partecipato all’aggressione nei confronti di Massimiliano Angileri, sospettato di essere l’autore di un furto di gioielli.

I preziosi sarebbero stati quelli portati via dalla casa della madre del pregiudicato Giuseppe Fontana e sarebbero stati di proprietà della famiglia di Matteo Messina Denaro. In base a quanto è emerso dalle indagini, sarebbe stato Bellomo ad autorizzare il pestaggio. Con la sua regia dietro, Angileri fu rinchiuso in un casolare e massacrato a calci e pugni, per essere poi abbandonato in gravissime condizioni per strada.

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Fu ricoverato con prognosi riservata per un mese. “Giambalvo  – spiegano gli inquirenti – dopo aver partecipato al raid violento finito con il pestaggio, non ebbe alcun rimorso”. Le uniche parole da lui pronunciate al termine dell’aggressione si riferirono al fatto che avrebbe dovuto disfarsi anche di un bellissimo maglione ormai sporco di sangue.

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19 Novembre 2014, 13:16

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