In catene davanti alla prefettura | La protesta di ignazio Cutrò

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18 Agosto 2014, 17:00

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AGRIGENTO – E’ rimasto per tutta la notte incatenato davanti alla prefettura di Agrigento per chiedere l’attenzione delle istituzioni nei confronti della sua situazione economica. Ignazio Cutrò, imprenditore e testimone di giustizia di Bivona, che ha denunciato e fatto condannare i suoi estorsori. Lanciato l’appello su Facebook, in molti, giornalisti ed amici, hanno deciso di passare con lui la serata ascoltando le sue vicende.

“Sono qui per denunciare i disagi che io e la mia famiglia dobbiamo subire a causa del dispositivo di scorta”: queste sono le parole dell’imprenditore di Bivona che ora dichiara di essere stato lasciato da solo da parte della istituzioni. “Da tempo aspetto una risposta dal viceministro dell’Interno Filippo Bubbico – dichiara il testimone di giustizia – ma questa risposta non è mai arrivata”. Esasperato da questo silenzio intorno a lui, il testimone di giustizia dichiara il suo intento: “Voglio che mi sia revocata la scorta e starò qui per parlare con il prefetto Nicola Diomede”. Durante la notte Cutrò ha raccontato la sua vita vissuta sempre all’erta, di come la notte non riesce a dormire per paura di qualche agguato, di come sia difficile per il figlio trovare qualcuno che gli affitti una casa, di come ormai la sua ditta è ferma perché nessuno gli commissiona lavori.

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18 Agosto 2014, 17:00

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