30 Novembre 2010, 18:29
1 min di lettura
Il deputato del Pdl Salvino Caputo denuncia i tagli in finanziaria al fondo antiracket ma “quella di Caputo è una verità parziale, quindi non del tutto vera” risponde l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, che spiega come si è giunti a questo risultato. “L’impianto della finanziaria prevedeva dei tagli orizzontali a causa del gettito diminuito. In linea con al finanziaria nazionale avevamo predisposto un articolo, il 38, che inseriva la flessibilità nella legge di bilancio, ma la norma è stata cassata del presidente dell’Ars”.
Il concetto è “diamo un platfond ad ogni assessore e poi toccherà a lui rimodulare i fondi assegnati”. In pratica si attribuiva ai vari assessori la discrezione di decidere dove e quanto tagliare. “Era una norma che aveva un senso ben preciso, adesso, invece, dobbiamo cercare un nuovo strumento di flessibilità”. L’assessore ricorre a una metafora: “Avevamo fatto un auto ben settata ma ci hanno tolto le ruote e, senza quelle, la macchina sta ferma”. “Dobbiamo quindi cercare nuove ruote – aggiunge Armao – per l’auto e saremo costretti ad equipaggiarla con gomme normali”.
Intanto si cerca di recuperare risorse attraverso i beni confiscati alla mafia. “Chiederemo di consegnarci tutti i beni confiscati, non ha senso che i siciliani da una parte siano vessati dal pizzo e dall’altra devono pagare le tasse per sostenere le spese della Regione in affitti”. Nell’ultimo anno, infatti, la Regione avrebbe pagato 4 milioni e mezzo per pagare affitti in immobili confiscati alla mafia.
Pubblicato il
30 Novembre 2010, 18:29