26 Maggio 2011, 10:43
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È di nuovo scontro tra gli industriali e la giunta. Anzi, tra il rappresentante degli industriali al governo regionale, Marco Venturi, e il capo dell’esecutivo, Raffaele Lombardo. A far scoppiare il caso è questa volta la nomina di un consigliere alla Camera di Commercio agrigentina, Leonardo Viviani, già condannato in primo grado per peculato. La nomina era stata fatta dallo stesso Lombardo, su proposta di Venturi. Quest’ultimo, però, non sapeva nulla dei precedenti penali di Viviani e per questo motivo ha avviato una indagine interna, mettendo nel mirino il direttore generale Marco Romano – fedelissimo di Lombardo – e il servizio di vigilanza.
La replica di Romano, a mezzo stampa, non si è fatta attendere e in un comunicato il direttore ha difeso l’operato dei suoi uffici. Questo atto pubblico del fedelissimo di Lombardo in assessorato avrebbe fatto venir meno, secondo Venturi, il rapporto fiduciario tra i due. Ieri una lettera riservata, inviata alla giunta, con cui Venturi chiede di sollevare Romano dal suo incarico. Il contenuto della missiva è riportato dall’edizione locale di ‘Repubblica’. Ma Venturi va oltre e non si limita alla richiesta di rimozione dall’incarico. L’assessore vicino a Lumia mette anche in dubbio se Romano avesse davvero i requisiti per accedere al ruolo di direttore.
Eppure Romano, sentito questa mattina da Live Sicilia, preferisce non alimentare oltre le polemiche ed esordisce specificando di non voler fare dichiarazioni. “Sono un uomo di Stato – dice – e parlo con gli atti”. Al di là del voler restare politically correct, però, di cose da dire Romano ne avrebbe e anche tante. Così, almeno un paio di battute, gli scivolano tra i denti. “Io spero che valgano le responsabilità politiche che esistono attorno la vicenda – aggiunge – le mie determinazioni sono state trasmesse con puntualità e gli atti parlano chiaro”.
L’inclinazione del rapporto fiduciario col suo assessore? “Sono qui da tre mesi – commenta Romano – e sono il quarto dirigente di un assessore che è qui da tre anni e mezzo. Sono certo che Venturi conosce accadimenti che vanno oltre la mia presenza. Svolgo il mio lavoro da pochi mesi mesi e credo che l’attività che mi era stata assegnata l’abbia portata avanti, gli atti parlano chiaro. Un assessore e quattro dirigenti in tre anni e mezzo. Mi chiedo, in soli tre mesi – conclude – quale rapporto fiduciario possa essersi logorato”.
Intanto questo pomeriggio si riunirà la giunta e di certo la missiva di Venturi non passerà inosservata. Insomma, tra Lombardo e gli industriali è ancora guerra aperta e, quel che è peggio, non si vedono bandiere bianche all’orizzonte.
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26 Maggio 2011, 10:43