PALERMO – Due anni fa aveva aggredito un ragazzo gay all’interno di un Internet point: colpito alla testa, era stato lasciato sanguinante nel locale di via Torino. Poi era tornato a casa per fotografarsi con il martello in pugno. Con fierezza aveva pubblicato quell’immagine sul suo profilo Facebook.
Un’aggressione omofoba che aveva fatto scattare l’arresto per Marco Landino, 31enne palermitano di origini russe, fino a ieri in libertà vigilata. Un provvedimento che non avrebbe rappresentato un deterrente: una chiamata al 113 ha infatti avvisato la polizia di un uomo che aveva poco prima accoltellato un bengalese. E’ stato il fratello della vittima a riconoscere Landino nella zona di piazza Castelnuovo. Gli agenti giunti sul posto l’hanno rintracciato in poco tempo: alla loro vista il 31enne ha tentato la fuga. Una volta bloccato ha sferrato un pugno ad uno dei poliziotti ed ha cercato in tutti i modi di divincolarsi.
Landino, senza fissa dimora e già sorpreso dalla polizia alcuni giorni fa dopo aver tentato di accedere al consolato russo di Palermo, dovrà quindi rispondere di lesioni e dell’accoltellamento all’extracomunitario, su cui ora sta indagando la polizia. Per lui sono nuovamente scattate le manette.
