13 Marzo 2021, 12:40
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PALERMO – Un anno vissuto fra paura e attesa. Paura perché un trapiantato è un soggetto fragile che andrebbe difeso per primo dal Covid. Andrebbe, appunto, perché le cose non stanno così. Attesa perché non sa ancora quando riceverà il vaccino.
Salvatore Alioto è in malattia da un anno. Non può lavorare perché non deve correre il rischio di essere contagiato. “Posso contare sullo stipendio dell’azienda per cui lavoro, che mi ha tutelato e mi tutela, e questa è una fortuna”, chiarisce subito, “ma forse era il caso di dare priorità ai fragili. Siamo in tanti”.
Salvatore, poco più che quarantenne, si tira fiori dalla guerra dei vaccini però una cosa la dice con chiarezza: “Maestre, docenti universitari, personale amministrativo, forze dell’ordine, avvocati e via dicendo. Sono certo che ci siano giuste ragioni di priorità, ma quando toccherà a noi?”. Senza contare i 500 furbetti che hanno scavalcato il turno.
Già, quando toccherà ai soggetti fragili come Salvo che nel 2014 si è sottoposto a un trapianto di rene? “Ho chiamato il numero verde che prende le richieste dei soggetti fragili e le gira all’Asp. Ho chiamato l’Asp 6 e mi dicono che non sanno nulla. Allora ho chiamato l’assessorato regionale alla Salute e mi hanno detto che la campagna di vaccinazione non è ancora iniziata”.
Dipende dall’approvvigionamento del tipo di vaccino. Per le persone fragili è obbligatorio l’utilizzo delle dosi Pfizer o Moderna. Se non arriveranno scorte sufficienti l’attesa si prolungherà e i soggetti fragili vedranno altre persone, meno a rischio, vaccinarsi prima con le dosi di altre case farmaceutiche.
Sono le incongruenze del sistema, che ora sta per cambiare. La Sicilia si sta adeguando al piano vaccini voluto dal presidente del Consiglio Mario Draghi. “La Sicilia si adegua congiuntamente e, pertanto, dice il governatore Nello Musumeci – completate le prenotazioni già attive sui servizi essenziali, si procederà seguendo il criterio anagrafico e di fragilità. Restano ancora alcune questioni irrisolte, come l’utilizzo dei soli vaccini Pfizer e Moderna (allo stato) per le persone con fragilità, vaccini che sono diretti anche ai più anziani. Ma in Sicilia procediamo spediti e voglio mandare un messaggio di fiducia verso la scienza e di impulso alla campagna vaccinale”.
Dunque la questione delle persone fragili resta “irrisolta”. Salvatore Alioto deve continuare ad aspettare e a convivere con la paura. Dal 6 marzo 2020, un anno fa, è in malattia. Esce la mattina all’alba per una passeggiata quando tutti dormono per evitare contatti a rischio.
Non lavora e sa bene di avere la fortuna che il suo posto è lì, conservato in attesa del suo rientro. Ma non può essere una consolazione, specie se se sei un trapiantato e conosci il rischio che corri quando si ha a che fare con un nemico chiamato Covid.
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13 Marzo 2021, 12:40