27 Giugno 2015, 21:12
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Sono accorsi in migliaia per partecipare al Pride di Palermo, giunto ormai alla sua sesta edizione, animata da un nuovo tema: gli spazi pubblici intesi come spazi di rivolta, luoghi riadattati a contenitori di idee. La parata dell’orgoglio Lgbt è partita intorno alle 17:30 da Piazza Marina, un colorato serpentone che ha attraversato Corso Vittorio Emanuele, via Roma, piazza Sturzo, via Turati e via Ruggero Settimo, per arrivare infine a Piazza Verdi, al cospetto del Teatro Massimo con otto carri che hanno sfilato per i diritti della comunità Lgbt.
Tra i tanti sostenitori che hanno partecipato alla manifestazione anche il Sindaco Orlando e il Presidente Crocetta. “Quest’anno – commenta il governatore – abbiamo raggiunto un gran bel risultato. Siamo la regione italiana che ha fatto la legge più avanzata in materia di coppie di fatto, comprese le coppie omosessuali e questo lo ritengo un grande fatto di civiltà. Mi dicono che hanno partecipato decine di migliaia di persone, secondo gli organizzatori intorno a 30 o 40 mila”. “A Palermo è Pride ogni giorno – dice Orlando – perché Palermo è la città dei diritto, degli esseri umani, dei migranti”.
“Oggi avremo finalmente il corteo del Pride, da piazza Marina a piazza Verdi – dichiara Luigi Carollo, vice coordinatore del Pride – La nostra è una manifestazione soprattutto politica, sono presenti il Sindaco e il Presidente Crocetta, non solo fisicamente ma con i gonfaloni ufficiali che è la cosa simbolicamente più importante. Ci aspettiamo una partecipazione di decine di migliaia di persone almeno dalla risposta degli eventi. Ho letto delle lamentele sui social per questa giornata, ma vedo descritto il Pride in una maniera che dimostra che in realtà non è stato mai visto dalla gente che ne parla, il loro giudizio riguarda le fotografie di costume o quello che vede in televisione, il Palermo Pride non ha mai cercato lo scandalo, non è stato mai eccessivo, è un Pride politico e colorato, inoltre la maggior parte dei partecipanti è costituita da eterosessuali”.
“Un giorno particolare – afferma il deputato nazionale Erasmo Palazzotto – siamo all’indomani del riconoscimento delle nozze gay negli Stati Uniti, siamo solo noi in ritardo. Serve da subito approvare una legge per i matrimoni egalitari così come accade in tutto il mondo”. Sui social l’hashtag che è stato maggiormente pubblicato è stato #IOSTOCONVINCENZO, ricordando la vicenda processuale di Vincenzo Rao, il giovane attivista omosessuale condannato per diffamazione.
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27 Giugno 2015, 21:12