08 Agosto 2018, 17:57
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CATANIA – Dopo via Santa Filomena nasce un nuovo polo enogastronomico. Vicino piazza Verga ed esattamente tra via Aloi, via Conte Ruggero, via Ventimiglia e via Pantano. Un quadrilatero di gusto ed eleganza. La Catania della ristorazione esplora nuovi spazi urbani oltre la tradizionale movida del centro storico. Gigi Vitale, nuovo membro del direttivo FIPE Confcommercio, oggi parla da imprenditore. “I motivi di questa decentralizzazione e la conseguente nascita di nuovi nuclei gastronomici, secondo me, sono due. Il primo è che si è sottovalutata nel corso degli anni quella che era e doveva essere una grossa opportunità per la città, il centro storico. Il secondo motivo, forse anche più importante, è che in tutte le città con un centro storico come fulcro principale per la ristorazione il flusso dei clienti si sposta in altri nuclei che si diramano in zone della città che non sono centrali”. La ristorazione etnea da alcuni anni si è spostata prima nella zona vicino a via Umberto, via Santa Filomena e pian piano è nato un altro quadrilatero alle spalle di piazza Verga dove l’offerta gastronomica è molto completa e variegata. “Catania adesso vede altre opportunità – continua Gigi Vitale – dovute primo alla normale crescita della ristorazione cittadina e in seconda battuta all’inciviltà che in questi ultimi anni ha contraddistinto il centro storico etneo. In un luogo dove si beve e lo si fa a poco prezzo i controlli devono essere triplicati la presenza delle forze dell’ordine e del Comune in primis deve essere forte e costante.
Tutto questo ha fatto si che la clientela si spostasse in zone molto più tranquille pur permanendo, ancora, in centro un’offerta abbastanza alta”. Attività di grossa tradizione sono state ormai abbandonate dalla clientela che preferisce altre strade e altri luoghi. “Al centro la proposta ristorativa più frequente è quella turistica con i famosi “tiradentro” i ragazzi con i volantini – continua Vitale – una cosa vecchia di almeno trent’anni fa. L’esigenza di una città in espansione è quella di creare nuovi poli gastronomici ed è quello che sta succedendo nel capoluogo etneo”. La nascita di queste nuove realtà porterà alla creazione di nuovi “caffè concerto” con una nuova veste e una nuova interpretazione. Andrea Santocchini ristoratore con una grossa tradizione di famiglia alle spalle ha puntato sui nuovi nuclei gastronomici della città, anche lui, nella zona alle spalle di piazza Verga. “Al centro, ormai, non c’è quasi più la clientela che una volta frequentava i locali dove si cenava è rimasta solo molta confusione – dichiara Santocchini – chiaramente per gli imprenditori della ristorazione come me cambiare zona e spostare le attività in altri nuclei cittadini è diventato quasi normale un declino, quello della movida del centro etneo, che dura da circa 10 anni”. I ristoranti hanno fatto posto ai baretti con lo “shortino” ad un euro e il tipo di clientela è cambiata. “Chiaramente questo ha portato i nostri fruitori ad allontanarsi dal centro – continua Santocchini – la nostra proposta a quel punto cambia e cambia anche zona. Pian piano si apre un nuovo nucleo ristorativo, non è il centro storico, ma sempre all’interno del centro città”.
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08 Agosto 2018, 17:57