09 Novembre 2016, 15:58
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PALERMO – In Sicilia nei primi sei mesi dell’anno il tasso di disoccupazione resta fra i piú alti d’Italia: risulta pari al 21,9%, il doppio rispetto alla media nazionale 11,8%. Eppure da gennaio a giugno 2016 nell’Isola aumentano gli occupati: sono oltre 25 mila in piú (+1,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno 2015. Lo rivela Bankitalia nel rapporto semestrale sull’economia della Sicilia. Secondo lo studio la crescita degli occupati ha riguardato soltanto il settore dei servizi (+3,8%) e in particolare il commercio, gli alberghi e i ristoranti, a fronte di un calo nella amministrazione pubblica e nella difesa, in agricoltura, nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni. Secondo l’analisi, nei primi 9 mesi dell’anno il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese siciliane è diminuito del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Secondo il rapporto l’economia nell’Isola segna il passo: da gennaio a giugno di quest’anno, si attenuano i segnali di ripresa emersi nel 2015, con indicatori in diminuzione in quasi tutti i settori. Nel manufatturiero il fatturato delle imprese perde slancio, crolla Export (-18,6%) e calano le importazioni siciliane (-25,1%). Le vendite all’estero in particolare diminuiscono in tutti i comparti tranne nell’agroalimentare. L’aumento delle compravendite immobiliari non sembra riesca a sostenere l’attività produttiva in particolare nel settore dell’edilizia dove il comparto delle opere pubbliche è debole e resta in attesta dell’attivazione dei fondi della nuova programmazione europea. Da gennaio a giugno cresce il numero di occupati (+1,9 %) ma il tasso di disoccupazione (21,9 %) risulta pari al doppio rispetto alla media nazionale ( 11,9 % ). Secondo lo studio, l’attività industriale nell’Isola mostra nuovi segnali di debolezza. Secondo un sondaggio condotto da Bankitalia su un campione di aziende, la spesa per investimenti delle imprese, che dall’inizio della crisi si era ridotta ininterrottamente, segna un ulteriore calo, rispetto alle previsioni. Nel primo semestre del 2016 diminuiscono i prestiti alle imprese (- 1,7%) “riflettendo la debolezza – osserva l’analisi – della domanda di credito”. Crescono, invece, i finanziamenti alle famiglie sia di mutui immobiliari, che di credito al consumo.
Peggiora la qualità del credito, nonostante un’attenuazione registrata nel 2015 “per effetto dell’ingresso in sofferenza di finanziamenti che già presentavano difficoltà di rimborso”. Aumentano i depositi bancari di famiglie e imprese; crescono i depositi in conto corrente, mentre il valore degli investimenti nelle altre forme di risparmio continua a ridursi. Segnali positivi e in controtendenza rispetto ad altri comporti li registra, il settore dei servizi privati non finanziari, dove si stabilizza il numero delle imprese attive e aumenta il numero degli occupati del 3,8% soprattutto nel commercio, negli alberghi e nei ristoranti.
Nei primi sei mesi dell’anno sono crollate le importazioni e le esportazioni. Nell’isola le esportazioni di merci siciliane a prezzi correnti hanno continuato a ridursi (-18,6 per cento su base annua, -12,4 nel 2015) a fronte di una sostanziale stabilità nella media nazionale e nel Mezzogiorno. Al netto dei prodotti petroliferi, l’export regionale è diminuito di 6,7 punti percentuali, dopo l’aumento dell’11,4 registrato nel 2015. Le vendite all’estero dei prodotti petroliferi raffinati, invece, sono diminuite del 26,9 per cento; in calo di oltre un quinto le vendite all’estero di prodotti chimici e apparecchi elettronici. Tiene, invece, l’agroalimentare, che registra una crescita del 9,7 percento e conferma un un andamento positivo in atto dal 2014. Bene, invece, l’export verso i paesi extra Ue (+12%), ma diminuiscono del 16% le esportazioni di prodotti verso i mercati dei Paesi dell’Ue . In particolare, l’analisi evidenzia che sul calo delle importazioni (-25,1%) ha influito la riduzione del valore del greggio, del gas naturale e di prodotti petroliferi raffinati che rappresentano oltre il 70% del totale importato.
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09 Novembre 2016, 15:58