10 Aprile 2009, 12:38
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Alla Sicilia il primato dei precari. Nell’Isola i dipendenti pubblici in attesa di stabilizzazione sono 17.986, contro le 15.282 unità distribuite in tutto il resto del territorio nazionale, per un totale di oltre 33 mila “atipici”. Tradotto, soltanto la Sicilia dichiara più del 50% del personale regolarizzabile. Il dato è stato ufficializzato ieri dal ministro della pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, che ha diffuso i risultati del monitoraggio sul numero di contratti a tempo flessibile con tre anni di anzianità stipulati da Regioni, Province e Comuni. “Il censimento copre il 90% della totalità del personale con i requisiti per la regolarizzazione – ha commentato il ministro –. I risultati sono assolutamente fisiologici, fatte alcune eccezioni in particolare nei comuni siciliani”.
L’assessore alla Presidenza, Giovanni Ilarda, che si è occupato di trasmettere al ministero i dati della nostra Regione apprende dei risultati del censimento da lontano. Raggiunto telefonicamente mentre è in vacanza a Dubai riesce a trattenersi per un commento solo qualche istante: “Non sono questi i dati che mi risultano – afferma – anche se ovviamente sto andando a memoria. Per quello che ricordo la Regione siciliana conta un numero di precari che si aggira intorno alle cinquemila unità. Ovviamente, però, questo numero riguarda solo l’amministrazione regionale. Non contempla, invece, i dipendenti flessibili in carico a Comuni e Province”. Ma per sapere che cosa la Regione intenderà fare, occorre aspettare. Con buona pace dei 15 mila precari.
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10 Aprile 2009, 12:38