In trincea, ma senza i mezzi | La richiesta parte dal ‘Cervello’

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24 Marzo 2020, 10:55

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PALERMO– Medici, infermieri, personale sanitario in trincea, con pochi mezzi. I nostri eroici camici bianchi hanno poco, oltre la gratitudine. E solo con la gratitudine questa battaglia contro il Coronavirus non può essere vinta.

Dall’ospedale ‘Cervello’, sommerso di casi di Covid veri e presunti, arriva una richiesta. L’appello – che sta girando in chat – è chiarissimo. “Cercasi Dpi (dispositivi di protezione individuale) disperatamente, mascherine, tute e guanti. I sanitari del pronto soccorso del ‘Cervello’ vogliono continuare a lavorare per Palermo”. Si chiede una donazione. I dati sono in fondo alla pagina.

“La gente vuole donare, ma non sa come, ecco perché lanciamo la nostra richiesta, indicando la strada – dice la dottoressa Tiziana Maniscalchi, direttore facente funzione del pronto soccorso -. Ogni singolo euro verrà utilizzato per l’acquisto di ulteriore materiale di cui ci stiamo già fornendo con mezzi diretti. L’associazione ‘Piera Cutino’ ci ha dato la disponibilità del conto corrente per un tempo limitato. E di questo li ringraziamo”. “E’ un modo per velocizzare le procedure e per aggiungere risorse a fondi disponibili, in un frangente complicato, soprattutto per le tute e per avere più scorte – spiegano dall’ospedale -. Eventuale materiale in più sarà distribuito a chi ne ha bisogno, ai reparti, agli ospedali e per le iniziative sociali”.

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24 Marzo 2020, 10:55

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