25 Marzo 2019, 13:34
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PALERMO – “Più Europa” inizia la sua campagna elettorale a partire da Palermo. Il movimento politico fondato da Emma Bonino e che nel capoluogo siciliano ha come referente Fabrizio Ferrandelli ha inaugurato la sua sede in via Roma. Presente il segretario nazionale Benedetto Della Vedova che intervenendo alla manifestazione ha detto: “La Sicilia e Palermo hanno bisogno di investimenti, anche per accogliere i turisti cinesi. Non credo che al turismo e all’agricoltura siciliana arriverà molto dall’accordo con Xi Jinping. Bisogna che accada piuttosto, con gli investimenti, quello che è accaduto con il vino”.
Investimenti è, infatti, una delle parole chiave delle dichiarazioni di Della Vedova. “La Sicilia – ha poi spiegato il leader di Più Europa – ha bisogno di formazione, di servizi, di ricerca. Il Sud e la Sicilia non si rilanciano mettendo l’Italia fuori dall’Europa ma rilanciando il ruolo dell’Italia nell’Unione. Dal Parlamento europeo vogliamo offrire una sponda agli imprenditori siciliani che vogliono investire sul capitale umano e sul capitale naturale”.
Per il movimento, Matteo Salvini è chiaramente l’avversario da combattere.“Ricordo ancora – ha affermato Benedetto Della Vedova – quando Salvini parlava di secessione e tifava per il Vesuvio e l’Etna perché distruggessero il Sud. È chiaro che lui riesce a dare risposta ai bisogni e alle inquietudini degli elettori meridionali. Noi non vogliamo sfidarli sul terreno della paura ma in quello della speranza e dell’opportunità”. Le politiche immigratorie per Più Europa, infatti, devono essere regolate attraverso una normativa europea e una guardia costiera europea. Stando alle parole del leader dovrebbe essere sviluppato così un metodo che funga anche da selezione degli immigrati sulla base delle professionalità di cui l’Europa ha bisogno.
L’immigrazione riporta al tema della centralità della Sicilia per il futuro dell’Europa. “C’è un punto del nostro programma – ha spiegato il segretario di Più Europa – che è stato trattato da Juncker nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione: per i prossimi anni e decenni dobbiamo lavorare a un’area di libero scambio fra Europa e Africa. L’Africa è il luogo dove, nei prossimi anni, ci sarà il boom delle nuova globalizzazione e non è solo il luogo da cui proviene gente disperata. Per questo – ha concluso – dobbiamo puntare sull’Africa sviluppando partnership commerciali: la Sicilia è l’avanguardia, il perno, di questo processo”.
Anche Emma Bonino intervenendo attraverso un collegamento ha sottolineato il ruolo della Sicilia come “ponte fra l’Europa e l’Africa”. “Non si risponde al bisogno di sviluppo con l’assistenzialismo del Movimento 5 stelle – ha detto la fondatrice del movimento europeista – ma con una visione che prepari la Sicilia al futuro”. Così la Bonino ha sottolineato l’importanza di battersi perchè la Commissione Europea abbia un commissario per il Mediterraneo.
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25 Marzo 2019, 13:34