06 Giugno 2013, 13:51
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CATANIA. Si chiude un cerchio. O quasi. Dopo quello di Due Obelischi, oggi è toccato a Nesima. La querelle dei parcheggi scambiatori di Catania pian piano torna a quella che avrebbe dovuto essere la sua dimensione originaria: ovvero, la garanzia di un servizio di trasporto urbano davvero efficiente per Catania e i catanesi. Una chimera, insomma: visti anche gli errori commessi in fase di progettazione e la disconnessione con quelli che erano i punti cardine nell’idea di mobilità. Il nuovo corso dell’Amt sembra avere spinto, allora, nella direzione di tentare di recuperare il mezzo disastro degli anni passati: un investimento da milioni e milioni di euro che rischiava seriamente di andare definitivamente in fumo. Stamane, il passaggio al parcheggio scambiatore di Nesima. Circa 400 posti auto garantiti all’interno delle tre sezioni parcheggio: da qui è possibile lasciare l’auto e prendere o un mezzo dell’Amt o la littorina della Fce. E sempre a proposito della Circumetnea, entro la fine dell’anno dovrebbero trovare posto anche gli autobus della Fce che collegano alle fasce joniche e pedemontana. Su questo sito, dovrebbe essere “solo” questioni di mesi anche l’allestimento della stazione della Metro. Oggi, un taglio del nastro simbolico. Ha preferito non esserci il sindaco Stancanelli (“Mi avrebbero detto che l’ho fatto solo per motivi elettorali”). Presente c’erano, invece, l’assessore Santo Cascone ed il presidente dell’Amt Roberto Sanfilippo. “Il parcheggio doveva essere aperto già almeno un mese fa – esordisce il presidente -: solo motivi burocratici ci hanno fatto arrivare ad oggi. Ma chi deve pensar male lo farà lo stesso”.
Soddisfatto del risultato?
“Certamente soddisfatto. E’ il secondo parcheggio scambiatore che inauguriamo ed il terzo in assoluto: credo che abbiamo risolto i problemi che la città aveva da anni. Speriamo di attivare, adesso, anche il Brt su questo parcheggio”.
Mi dice come può essere “sfruttato” al meglio un parcheggio scambiatore come questo di Nesima?
“In realtà, sia in questo che quello di Due Obelischi, gli autobus non riuscivano ad entrarci: tanto per rispolverare la memoria. Oggi è cambiato tutto: abbiamo fatto le modifiche e funzionano gli ingressi e le uscite. C’è la littorina che è collegata a piazza Borgo. A fine anno, lo scambio con la metropolitana; credo di poter dire che abbiamo risolto i problemi che erano rimasti irrisolti”.
Beh, è facile però immaginare che siano rimaste da sistemare altre emergenze.
“Sicuramente c’è da dotare l’azienda di una nuova flotta di mezzi perchè si tratta di una flotta anziana: oltre undici anni e credo che sia giusto dotare i catanesi e l’azienda di mezzi nuovi. E‘ il minimo”.
Torniamo ai parcheggi scambiatori: funzioneranno a tal punto da rivoluzionare anche le abitudini dei cittadini per quanto concerne la mobilità?
“Io credo di sì. Va considerato che la media di auto che, quotidianamente, vengono lasciate al parcheggio sono tra le 300 e le 350: la dimostrazione che se effettuiamo una politica della mobilità e delle tariffe contenute con l’efficienza dei servizi, i catanesi faranno loro questo nuovo modo di intendere la mobilità urbana”.
Torniamo a Nesima: qui, ad esempio, cosa è destinato a far cambiare le abitudini?
“La gente che viene dai paesi limitrofi può lasciare qui la sua macchina e prendere otto linee che passano da questo parcheggio ed entrare a Catania: il chè significa decongestionare la città e rendere la vita migliore a tutti”.
Sul Brt, se la sente di tirare già le prime somme?
“Il Brt è un’idea eccellente. All’inizio si pensava che potesse non funzionare: ma oggi ai candidati sindaco si chiede quanti Brt faranno. Credo sia la dimostrazione di quanto sia stata risolutiva questa idea sul campo della mobilità sostenibile di Catania”.
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06 Giugno 2013, 13:51