27 Maggio 2019, 16:36
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PALERMO – La competenza è del giudice contabile. Il ricorso è infondato. La Cassazione chiude definitivamente la vicenda che riguarda l’ex dirigente Anna Rosa Corsello, condannata dalla Corte dei conti a pagare alla Regione 163 mila euro per il danno erariale provocato.
Il burocrate, un tempo alla guida del dipartimento della Formazione professionale, oggi in pensione, si era auto assegnata compensi che non le spettavano per gli incarichi aggiuntivi di commissario liquidatore di Multiservizi e Biophera. Secondo la difesa, il rapporto con le società partecipate aveva natura privatistica. Dunque, la competenza sarebbe stata del giudice civile e non della Corte dei Conti. Di avviso opposto è sempre stata la Procura regionale contabile. La Cassazione conferma l’impostazione accusatoria. La decisione è di fine febbraio, ma la motivazione è stata resa nota negli ultimi giorni.
A Corsello è stata addebitata una doppia responsabilità: in quanto dirigente generale non poteva percepire compensi extra in nome del principio di omnicomprensività dello stipendio e in ogni caso non aveva restituito la somma indebitamente percepita.
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27 Maggio 2019, 16:36