14 Novembre 2017, 19:36
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SIRACUSA – Tutto fa propendere per un atto doloso piuttosto che accidentale. I carabinieri del Comando di Siracusa, intervenuti sul luogo in cui intorno alle 18,30 è stata data alle fiamme l’auto del sindaco Giancarlo Garozzo, hanno già quasi la certezza che si tratti di un atto doloso. Non c’è stato ancora il tempo di raccogliere elementi che consentano di evidenziare con certezza la mano dell’uomo sull’episodio, ma la dinamica è di sicuro più vicina al doloso che all’accidentale. Ci sono testimoni, ne sarà vagliata l’utilità. Sotto analisi anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, nel quartiere di Santa Panagia.
Garozzo, che si trova a Roma per ragioni istituzionali, ha commentato così: “Un gesto commesso quando la vita cittadina è in pieno svolgimento e mentre mi trovo fuori città per motivi istituzionali. Una sfida lanciata all’intera comunità siracusana con lo scopo di intimidirla e di mortificarla. Sappiano, gli autori, che hanno sbagliato bersaglio perché questo atto vile mi spinge a proseguire con sempre maggiore convinzione nel mio percorso per l’affermazione della legalità a Siracusa. Ho sempre avuto fiducia nelle forze dell’ordine – ha proseguito – e nella magistratura e sono pronto a fornire la massima collaborazione per risalire agli autori di questo attentato. La città saprà reagire al tentativo sfrontato della criminalità – come dimostra la cronaca di queste ore – di spargere la paura per trarne vantaggi e io non mi fermerò nel perseguire l’obiettivo di una gestione del Comune trasparente e libera da condizionamenti. Le scelte di questi 4 anni, le numerose gare d’appalto che hanno rotto il sistema delle proroghe nell’affidamento dei servizi, l’opposizione ai gruppi che volevano portare l’Ente alla bancarotta sono la conferma che la nostra Amministrazione ha sempre lavorato nell’interesse della collettività senza preoccuparsi di dare fastidio a qualcuno. Un pensiero va alla mia famiglia fortemente scossa dai fatti di stasera ma avremo la forza di superare questo momento”.
Il sindaco ha deciso di anticipare il suo rientro a Siracusa. L’episodio criminale arriva dopo una settimana in cui la città è stata scossa da due atti intimidatori a altrettanti esercizi commerciali. Per questa ragione è già in programma, giovedì in Prefettura, la riunione del comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Oggi il comandante dei carabinieri Luigi Grasso, ieri il questore Gabriella Ioppolo, hanno incontrato i vertici della Federazione Antiracket locale e regionale.
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14 Novembre 2017, 19:36