28 Febbraio 2017, 18:54
1 min di lettura
CATANIA – Un’ipotesi inquietante emerge in questa prima fase di indagini sull’esplosione che ha provocato il crollo del palazzo di via Crispi, travolgendo un’anziana signora e una bimba di 10 mesi che lotta per la vita. La Procura sta iscrivendo nel registro degli indagati il 60enne ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo con la prognosi riservata per ustioni sul 15% del corpo, in particolare alle mani e alla testa.
Proprio queste bruciature erano sembrate sospette agli investigatori.
I reati ipotizzati dal procuratore Carmelo Zuccaro sono disastro e omicidio colposo. Il capo dei magistrati catanesi aveva anticipato alcune perplessità sulle cause del crollo, spiegando che erano in corso indagini a 360 gradi. VIDEO
Il 60enne abitava al secondo piano del palazzo. Le indagini puntano ad accertare eventuali responsabilità dirette o indirette nell’esplosione che ha causato una vittima e quattro feriti, due dei quali, l’indagato e una bimba di 10 mesi, in maniera grave.
Tra gli accertamenti, che avranno valore anche come incidente probatorio, potrebbe non esserci l’autopsia, se l’esame medico legale esterno sarà ritenuto sufficiente.
Pubblicato il
28 Febbraio 2017, 18:54