Cronaca

Inchiesta mascherine, filone siciliano: “E noi siamo stati ignorati”

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06 Marzo 2021, 13:31

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PALERMO – “Mentre da dieci mesi le aziende siciliane che si sono riconvertite per la produzione di Dpi con tutte le certificazioni in regola aspettano il decreto necessario per sbloccare il fondo da 40 milioni stabilito con un’apposita norma approvata dall’intera Assemblea siciliana con la finanziaria regionale dell’anno scorso, rimaniamo sbalorditi e sconcertati dalle prime notizie dell’inchiesta della Procura di Roma, che avrebbe un filone siciliano legato ad affidamenti e gare milionarie per le forniture di dispositivi fuori norma poi assegnati ai nostri sanitari che magari scopriremo essersi ammalati di Covid proprio per l’uso di mascherine, guanti e camici fuorilegge. E’ da un anno che mettiamo in guardia le Istituzioni, i nodi stanno venendo al pettine”.

Lo dice il presidente del Distretto Meccatronica in Sicilia, Antonello Mineo. “Le nostre aziende si sono impegnate alla luce del sole – continua – hanno investito mentre altre imprese erano costrette a chiudere, hanno assunto personale dando speranze a over50 senza ormai un futuro lavorativo, hanno prodotto Dpi seguendo tutte le prescrizioni: è triste e fa rabbia pensare che tutti questi sforzi compiuti nel pieno della pandemia siano stati ignorati al cospetto di un sistema che sta venendo a galla”, aggiunge Mineo. “Oltre all’inchiesta della Procura romana con i riflessi in Sicilia – prosegue il presidente di Meccatronica – ora apprendiamo che anche la Procura della Corte dei conti siciliana sta indagando anche sull’uso di fondi pubblici per la sanificazione. Proprio sulla sanificazione avevamo proposto alla Protezione civile regionale robot innovati, certificati dal ministero della Sanità, per la disinfezione fisica degli ambienti: anche in questo caso siamo stati ignorati”.

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“Adesso basta – conclude – Chi di competenza rispetti la legge, applichi immediatamente la norma della finanziaria che stanzia 40 milioni di ‘ristori’ per le aziende siciliane che hanno lavorato nella trasparenza e nella assoluta legalità. Noi ci siamo stati fin dall’esplosione della pandemia. Le aziende del Distretto hanno fatto rete, creando la filiera completa dei Dpi ‘made in Sicily. Siamo stati precursori anticipando quella che è oggi la strategia del governo Draghi, vale a dire l’autoproduzione anti-Covid proposta dal ministro per lo Sviluppo, Giancarlo Giorgetti”.

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06 Marzo 2021, 13:31

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