18 Giugno 2024, 19:08
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CATANIA – “Nessuna sorpresa: nel nostro sistema processuale l’approdo al dibattimento è la regola, non l’eccezione”. Lo dichiara l’ex assessore regionale alla Sanità, appena eletto europarlamentare di Fratelli d’Italia, Ruggero Razza a proposito del rinvio a giudizio nel procedimento sui presunti affidamenti irregolari di incarichi nella sanità catanese.
“Sono ansioso di potermi sottoporre al giudizio di merito, perché la mole di documenti e prove che abbiamo prodotto è la dimostrazione diretta della insussistenza della contestazione”, afferma l’esponente di FdI.
“Certo, un po’ dispiace perché tutte le più recenti sentenze della Cassazione unanimemente impongono la configurabilità del reato di turbativa solo all’acquisto di beni e servizi, escludendola in casi analoghi a quello che mi viene contestato”.
Razza è indagato per turbata libertà di scelta del contraente per la nomina un professionista per un progetto da diecimila euro.
“Sono molto fiducioso – aggiunge – e, trattandosi di fatti risalenti negli anni, posso solo sperare che i tempi della giustizia siano davvero rapidi perché, da soggetto del tutto incensurato e dal casellario immacolato, non desidero rivendicare la presunzione di innocenza, ma che la mia innocenza venga accertata dal Tribunale“.
“Resta in me la radicata convinzione che chi ha svolto ruoli di grande responsabilità debba avere l’umiltà di accettare che ogni sua decisione possa essere sottoposta al giudizio della magistratura. Nel rispetto dei principi costituzionali, tutti e nessuno escluso, ci si difende nel processo e mai dal processo”, conclude.
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18 Giugno 2024, 19:08