Inchiesta su Acqua Marcia |a rischio 650 posti in Sicilia

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07 Settembre 2012, 12:01

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“L’eventuale sequestro da parte del Tribunale d’Imperia degli alberghi del gruppo Acqua Marcia metterebbe a rischio il posto di 650 dipendenti impiegati nelle strutture di extralusso dell’Isola. Senza contare quanti tra tassisti, noleggiatori, fornitori di alimentari e tutto l’indotto risentirebbero del provvedimento”: lo afferma Pietro La Torre, segretario della Uiltucs Sicilia. La vicenda riguarda l’inchiesta sul porto di Imperia e la presunta maxi truffa ai danni del Comune, che ha portato in carcere l’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone. I giudici del Tribunale di Imperia si sono riservati di decidere riguardo al provvedimento di sequestro che interessa gli alberghi dell’Acquamarcia, gruppo di cui fa parte l’Acquamare: Villa Igiea e Des Palmes di Palermo, San Domenico a Taormina, Des Etrangers a Siracusa e i due Excelsior di Catania e Palermo. “Non si capisce perchè un’inchiesta nata a Imperia – scrive il sindacato in una nota – e inerente un’iniziativa imprenditoriale portuale, debba avere così gravi ripercussioni sul nostro settore. In base a quale diritto dovremmo pagare noi per azioni eventualmente commesse a migliaia di chilometri di distanza? Siamo seriamente preoccupati per le sorti dell’azienda e dei suoi lavoratori. In un momento così drammaticamente grave dal punto di vista economico e occupazionale, temiamo che un eventuale decreto di sequestro possa rappresentare il colpo di grazia per il Gruppo, impegnato da mesi in una complessa operazione di riassetto aziendale per evitare lo spettro del fallimento. E un eventuale sequestro sarebbe un colpo mortale per il turismo internazionale che predilige mete come il San Domenico di Taormina e il Villa Igiea di Palermo”.

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07 Settembre 2012, 12:01

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