21 Gennaio 2013, 14:15
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CATANIA. Il deposito di una relazione della Corte dei conti da parte del pm Alessandra Chiavegatti ha caratterizzato l’udienza per la richiesta di rinvio a giudizio per falso di quattro ex amministratori e di sei dirigenti del Comune di Catania nell’ambito di un’inchiesta sui bilanci preventivi dell’Ente dal 2006 al 2008. Il Gip Alba Sammartino, concedendo termini a difesa per la lettura dei nuovi documenti, ha aggiornato il procedimento al prossimo 11 marzo. Gli imputati sono l’ex sindaco Umberto Scapagnini, gli ex ragionieri generali Vincenzo Castorina e Francesco Bruno, gli ex assessori al Bilancio Francesco Caruso e Gaetano Tafuri, l’ex commissario Vincenzo Emanuele, e quattro dirigenti del Comune: Mario D’Antoni e Carmelo Pricoco (Entrate), Santo Cimellaro (Condono edilizio) e Luigi Asero (Urbanistica). Secondo l’accusa, a vario titolo, nei bilanci di previsione dell’Ente avrebbero garantito falsamente gli equilibri di bilancio attraverso piani di rientro che non si sono avverati. Nel 2006 sarebbero stati garantiti da 125 milioni di euro che, contrariamente alle previsioni, non sono stati incassati. Un esempio delle voci citate dall’inchiesta, nei bilanci dei tre anni, è quella del condono edilizio: la previsione nel 2006 era di 8 milioni di euro, l’incasso reale è stato di 1,7 milioni; nel 2007 sono entrati 2,2 milioni a fronti dei previsti 50 milioni; nel 2008 previsti 40 milioni, incassati 2,5.
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21 Gennaio 2013, 14:15