26 Agosto 2024, 12:47
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CATANIA – Un locale in centro storico molto frequentato, punto di riferimento delle notti cittadine. Una vita spezzata troppo presto, lungo una strada che non smette di mietere vittime. Catania piange Bruno Arena, il motociclista vittima dell’incidente stradale che, ieri pomeriggio, poco prima delle 18, ha paralizzato l’autostrada Messina-Catania in direzione del capoluogo etneo.
Arena, a bordo della sua moto, una Triumph, non ce l’ha fatta: è morto sul colpo, dopo aver impattato violentemente contro un’automobile, una Citroen, all’altezza dello svincolo per Acireale. Inutili i soccorsi.
“Una perdita enorme per la famiglia, per la moglie e i due figli, e per i tantissimi che lo conoscevano e che, in queste ore, stanno riempiendo le pagine dei social con post di cordoglio.
“Come si può morire a 40 anni?”, scrivono Valeria e Alessandro. “Perché un papà non può vedere crescere i propri figli? La vita a volte è crudele. Addio, eri un ragazzo, un marito e un papà meraviglioso”.
“Il tuo sorriso mancherà a tutti”, scrive Alessio. “Che dolore immenso per la famiglia”, aggiunge Laura.
Scioccanti le prime testimonianze di chi ha soccorso il motociclista subito dopo l’impatto. “Sono passato pochi minuti dopo l’incidente, ho visto che messaggiavano, mi sono fermato e mi sono aggiunto all’infermiere acese che come me si era fermato, avevano appena sottratto da sotto l’auto il povero ragazzo, e insieme ad un medico facevano il massaggio cardiaco, mi sono aggiunto dando il cambio ogni due minuti” – racconta Franco Ciccitto Grasso su Facebook.
Il testimone racconta di un massaggio cardiaco praticato a turno per 45 minuti, ma inutilmente. “Abbiamo dato l’anima per tenerlo in vita – scrive ancora. Poi le ambulanze, l’elicottero, e quella telefonata della moglie a cui ha dovuto rispondere un agente della polizia stradale: ‘Signora, purtroppo suo marito è morto'”
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26 Agosto 2024, 12:47