02 Giugno 2019, 10:34
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Sono tredici anni che Laura, figlia dell’estate e dei sorrisi, manca a coloro che non hanno mai smesso di amarla, a suo papà Carlo, a sua mamma Rita, alla sua famiglia, ai suoi amici, a chi l’ha vista soltanto mezza volta e non l’ha dimenticata.
La notizia di un incidente tragico sulla Palermo-Catania piombò nella redazione del ‘Giornale di Sicilia’. Via via che si precisavano i contorni, il normale dolore che i giornalisti provano in una simile circostanza – anche i giornalisti piangono – si accrebbe. Carlo partì subito per l’autostrada. Tutti si diedero da fare per essere utili o soltanto vicini. Poi arrivò la conferma, la vittima era Laura Brandaleone, diciotto anni.
Oggi che in tanti la commemorano su facebook, chi c’era e ricorda ha come un soprassalto al cuore. Ed è normale pensare con rimpianto a ciò che sarebbe stato, se Laura avesse preso il pullman, come era stato deciso, prima di accettare un passaggio in macchina. Ci sarebbe stata una vita come possiamo immaginarla. Ma non lo sappiamo.
Quello che sappiamo è che questi tredici anni sono stati un tempo d’amore e anche di speranza per una famiglia coraggiosa. La speranza che si possa stare tutti insieme ed essere felici e sentirsi uniti, in una dimensione diversa, dove gli occhi che cercano prendono il posto delle mani che stringono. La speranza, chissà se più matta o più vera, che un giorno ci rivedremo. E rideremo delle nostre lacrime con tenerezza. Perché sarà di nuovo estate.
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02 Giugno 2019, 10:34