09 Novembre 2015, 19:21
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PALERMO – Lesioni e omissione di soccorso. Sono questi i reati costati ad un automobilista la condanna a un anno e mezzo di carcere. Vincenzo Vitale era alla guida dell’auto che nel dicembre di due anni fa investì una mamma e il suo bambino appena scesi dall’autobus in via Conte Federico, a Brancaccio.
Il piccolo di due anni, che si trovava sul passeggino, riportò alcune contusioni al piede. Secondo la ricostruzione dell’accusa e della mamma, parte civile al processo con l’assistenza degli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci, l’automobilista non si sarebbe fermato per prestare soccorso. Furono alcuni passanti a chiamare il 118.
Una ricostruzione bollata come falsa dall’imputato che, a suo dire, si sarebbe accertato che nulla di grave fosse accaduto. Vitale ha pure puntato il dito sull’imprudenza della mamma. Il giudice gli ha dato torto, andando oltre la richiesta del pubblico ministero che aveva chiesto l’assoluzione per il reato di omissione di soccorso. È certo che la sentenza di condanna sarà appellata dalla difesa.
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09 Novembre 2015, 19:21