27 Aprile 2017, 08:23
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PALERMO – E’ il terzo incidente mortale nel giro di pochi giorni a Palermo. A perdere la vita nel cuore della notte un uomo di 33 anni, Giuseppe Gambino – che lavorava come barista da ‘Ilardo’ – che si trovava a bordo di una bicicletta in via Messina Marine. E’ stato investito all’altezza di via Amedeo d’Aosta, la zona in cui abitava: a travolgerlo, un Suv il cui conducente si è inizialmente dato alla fuga senza presta re soccorso.
L’automobilista, un cinquantenne palermitano, si è presentato poco dopo al commissariato Brancaccio. Ha raccontato ai poliziotti di non aver visto il ciclista che proveniva da via d’Aosta e di non essersi fermato dopo l’impatto perché nel panico. La sua posizione è al vaglio degli investigatori. Le indagini sono condotte dall’Infortunistica e dalla polizia che stanno effettuando tutti gli accertamenti sulla dinamica dell’impatto. Sul corpo del ciclista è stata disposta l’autopsia dal pm di turno.
Il terribile schianto è avvenuto poco dopo l’una, quando alcuni passanti hanno lanciato l’allarme al 118. Ai sanitari non è rimasto che accertare il decesso di Gambino, che ha riportato ferite interne gravissime. L’ennesima croce sull’asfalto delle strade del capoluogo siciliano.
Lunedì scorso a perdere la vita era stata la piccola Giulia Mazzola, sei anni. La Volkswagen su cui viaggiava con la madre, la zia ed altre tre persone, si era scontrata con una Hyundai su cui si trovava una coppia, in via Arcoleo. L’indomani è toccato a un traslocatore di 31 anni dello Zen, Calogero Amico. Il suo scooter è uscito fuori strada in via Rosario Nicoletti, finendo contro un autocompattatore della Rap.
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27 Aprile 2017, 08:23