31 Maggio 2016, 06:13
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PALERMO – Sei incidenti gravissimi, tra cui tre mortali. E’ un bilancio terribile quello degli ultimi dieci giorni sulle strade palermitane. Distrazione al volante, velocità e strade dissestate sono quasi sempre alla base degli schianti più violenti, “ma non è soltanto colpa degli automobilisti”, dice il vicecomandante della polizia municipale Luigi Galatioto.
“Anche i pedoni o i ciclisti devono attenersi alle regola del codice della strada. Chi attraversa al di là delle strisce pedonali o in obliquo rappresenta inevitabilmente un pericolo. Nessuno può sottovalutare la propria responsabilità quando si verifica un incidente, perché concorrono fattori oggettivi e soggettivi. Non dimentichiamo – sottolinea Galatioto – che bisogna prendere in considerazione sia le condizioni delle strade o delle infrastrutture, ma anche quelle del mezzo di locomozione utilizzato. E’ necessaria una manutenzione puntuale delle auto, delle moto, degli scooter. Piccoli accorgimenti a volte possono evitare la tragedia. Poi è fondamentale che l’automobilista sia in buone condizioni psicofisiche prima di mettersi al volante”. Ma non basta. Perché alla guida è sempre più frequente l’utilizzo degli smartphone e quindi la probabilità di essere distratti.
“Utilizzare il cellulare o ascoltare la musica con le cuffie è da irresponsabili – dice il vicecomandante -. Nel primo caso, pochi secondi osservando il display del cellulare possono costare caro. Nel secondo, l’automobilista si isola dal contesto esterno, diminuendo inevitabilmente i tempi di reazione”. Comportamenti sempre più diffusi, nei confronti dei quali l’introduzione del reato dell’omicidio stradale dovrebbe adesso rappresentare un deterrente.
“Ancora non abbiamo notato grandi effetti a Palermo, ma ci auguriamo che gli automobilisti capiscano le conseguenze penali a cui vanno incontro. Inoltre, scappare dal luogo dello schianto serve a ben poco. Assistiamo in città – precisa – ad un fenomeno purtroppo diffuso, quello degli incidenti con fuga. Purtroppo si sottovaluta che anche abbandonare il luogo dell’incidente è un reato”.
E sul fronte dei controlli sulle condizioni psicofisiche degli automobilisti, i controlli saranno intensificati soprattutto in vista dell’estate ed estesi alle località balneari. “A breve – spiega Galatioto – oltre al test per valutare l’evenutale assunzione di droga, sarà effettuato il droga-test. Sarà introdotto nei prossimi mesi”.
Ieri a Palermo la terza vittima della strada, un ragazzino di 13 anni che è morto in ospedale dopo essere stato investito in via Gibilrossa. Era ricoverato al Civico da una settimana, dopo essere stato travolto da un automobilista di 66 anni. Il suo incidente è avvenuto nella stessa giornata in cui sono finite in ospedale altre due persone, tutt’e due rimaste ferite dopo essere state investite.
Si tratta di una donna di 31 anni, travolta da un tir in via Ausonia e di un anziano, scaraventato per terra dall’impatto tra il suo scooter ed un motociclo guidato da un uomo poi fuggito. Negli ultimi dieci giorni, poi, altre due vittime, il pr palermitano Alessandro Nasta, rimasto ucciso in via Pietro Bonanno e Marco Sacchi, che ha perso la vita in via Castelforte, tornando a casa. L’ultimo grave incidente si è verificato domenica sera in via Uditore, dove è rimasto ferito un motociclista di 45 anni. E’ in prognosi riservata.
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31 Maggio 2016, 06:13