Gli incontri sospetti alla Onlus e quei "rotoli di banconote" - Live Sicilia

Gli incontri sospetti alla Onlus e quei “rotoli di banconote”

C'era un viavai di pregiudicati e un grosso giro di soldi nella sede della Avel

PALERMO – Gli incontri sospetti alla Onlus Avel sono avvenuti e in due occasioni qualcuno è stato immortalato mentre contava “voluminosi rotoli di banconote di grosso taglio”.

Che provenienza aveva il denaro e perché un numero consistente di personaggi con precedenti penali si dava appuntamento nel garage dell’associazione di volontariato che si occupa del trasporto dei dializzati?

Sono le due domande a cui stanno cercando di dare una risposta i pubblici ministeri e i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo che ieri hanno fatto scattare un blitz che ha coinvolto sei persone.

Il 10 aprile 2018 è stata documentata la presenza di Salvatore Adelfio e Giuseppe Mellina, che si facevano vivi con cadenza giornaliera nei locali di via Alagna, nella zona di Corso dei Mille. Hanno entrambi precedenti penali per traffico di stupefacenti.

Sono loro ad essere stati immortalati mentre contavano i soldi. Quel giorno c’erano anche Giuseppe Costa, con precedenti per gioco d’azzardo, e un quarto uomo non ancora identificato. Quindi arrivò Vincenzo La Mattina, arrestato nel 2004 per mafia ed estorsione aggravata nell’ambito di un’inchiesta sulla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù e assolto dal Tribunale di Palermo.

Infine giunsero Giuseppe Zizzo, mafioso di Pagliarelli che curò la latitanza dell’allora reggente della famiglia di Pagliarelli Gianni Nicchi.

Il successivo 16 aprile 2018 fu registrato un secondo incontro preceduto dall’arrivo di un uomo in sella ad uno scooter. Il suo atteggiamento aveva tutta l’aria di essere una bonifica. Quindi, uno dopo l’altro, arrivarono parenti di mafiosi di Santa Maria di Gesù, e gente con precedenti penali per stupefacenti, rapina, danneggiamento, minacce, ricettazione, estorsione, favoreggiamento a Cosa Nostra, lesioni, usura, truffa, esercizio abusivo del gioco.

E si torna alle domande iniziali: che provenienza ha il denaro che contavano e perché venti e più persone con precedenti penali si incontravano in via Alagna nella sede dell’Avel?


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