Incubo parcheggiatori alla Cala | “Sono minacciosi e violenti”

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18 Giugno 2017, 06:01

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PALERMO – C’è chi torna impaurito alla propria auto, chi prima di parcheggiare cerca disperatamente una strada in cui nessuno gli chieda dei soldi. L’incubo-posteggiatori è più presente che mai nella zona del Foro Italico, da cui parte una mappa che include le vie Cala, Porto Salvo, San Sebastiano, Castello, piazza Marina e piazza Fonderia. Gli abusivi si trovano anche in tutte le traverse della via Crispi, la strada che conduce al porto e le segnalazioni alle forze dell’ordine aumentano.

Tra queste, quella di un professore dell’istituto Nautico che la scorsa settimana ha chiamato la polizia dopo essere stato minacciato da un parcheggiatore abusivo nei pressi della scuola: avrebbe dovuto sborsare un euro, altrimenti avrebbe trovato l’auto danneggiata. La settimana prima a chiamare le forze dell’ordine è stata invece una donna. Si era rifiutata di pagare l’obolo e una volta uscita dal supermercato di piazza Marina ha trovato la carrozzeria della sua macchina graffiata con una chiave. Tentativi di estorsione che sfociano spesso anche nella violenza.

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Basti pensare che a fine maggio un giovane automobilista è stato minacciato e strattonato da un abusivo vicino a piazza Fonderia. Si tratta della zona in cui solitamente è in azione un intero nucleo familiare. Due anni fa sono scattati gli arresti, ma una volta a piede libero, i posteggiatori – comprese due donne – sono tornati alla carica. Una persecuzione, un’umiliazione per una città che cerca  di evolversi nonostante tutto – dice Paolo Lo Coco, che abita nella zona -. Da quando il provvedimento della Ztl è entrato in vigore decine di abusivi si sono spostati da queste parti, come se fosse zona franca. Io parcheggio ogni giorno al Foro Italico, sulle strisce blu e mi trovo quotidianamente di fronte uno di loro. Sono insistenti, verbalmente violenti, aggressivi. Anche alla mia vicina di casa è stata danneggiata l’auto”.

E spesso, denunciare ciò che accade non provoca i risultati sperati: “Ogni volta che contatto le forze dell’ordine – dice il titolare di un bar nella zona della Cala – queste persone spariscono in pochi istanti o si sbarazzano dei soldi che hanno in tasca. Sono necessari provvedimenti efficaci, deterrenti seri che scoraggino la loro presenza. Il cittadino non può continuare a subire e, se collabora, deve poter vedere risolti i problemi”.

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18 Giugno 2017, 06:01

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