Cronaca

Indennità di risultato, dirigenti sul piede di guerra

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19 Novembre 2020, 21:43

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PALERMO – Aria di bufera al comune di Palermo dove, a suon di mail, va in atto uno scontro senza precedenti fra alti burocrati. I dirigenti di Palazzo delle Aquile sono infatti sul piede di guerra per gli obiettivi da assegnare ai singoli uffici e, di conseguenza, a chi ne è a capo: una questione non di poco conto, se si pensa che da essa dipendono le indennità di risultato che equivalgono a migliaia di euro per ogni dirigente.

Per legge, infatti, l’amministrazione comunale assegna a ogni ufficio alcuni obiettivi che sono individuati dal Segretario generale e dalla parte politica: il loro pieno o parziale raggiungimento determina la cifra che sarà erogata. Un percorso che nel 2020 è stato parecchio accidentato a causa della pandemia, tanto che da febbraio a luglio si è proceduto sull’onda dell’emergenza, ma che da agosto si è riproposto con il sindacato dei dirigenti, il Direl, che ha scritto già due volte sollevando il problema. “L’argomento non ha trovato definizione – scrive il sindacato – e le rassicurazioni avute dal Segretario generale impongono un ulteriore passaggio conclusivo in tempi rapidi”. E in caso di mancate risposte, i dirigenti sarebbero pronti anche allo stato di agitazione.

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Gli obiettivi, ha spiegato il Segretario generale in una piccata risposta inviata ai dirigenti, sarebbero stati individuati ieri e a questo punto mancherebbe solo una delibera di giunta dal valore “ricognitivo”, ma lo scontro è in corso e non accenna a sopirsi. Non solo perché gli obiettivi sono stati individuati a metà novembre, ma anche perché il vero rischio è che ogni burocrate possa addirittura fare causa al Comune.

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19 Novembre 2020, 21:43

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