21 Novembre 2015, 11:12
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ROMA- Anche se e’ il picco arriverà più in là sono già quasi 200mila, per la precisione 193.200, i casi di influenza in Italia dall’inizio del monitoraggio della rete Influnet iniziato a metà ottobre. La rete, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), si avvale del contributo dei medici di medicina generale, pediatri e referenti presso le Asl e le Regioni. Il numero di casi stimati nella settimana che va dal 9 al 15 novembre, a cui è relativo l’ultimo rapporto pubblicato il 18 novembre e che riporta le segnalazioni di 720 ‘medici sentinella’, è pari a 47.400 casi, un dato sostanzialmente in linea con le settimane precedenti e in crescita rispetto all’inizio del monitoraggio. L’attività dei virus influenzali è ancora ai livelli di base come nelle precedenti stagioni sottolinea il rapporto, e in tutte le Regioni l’incidenza è sotto la soglia epidemica tranne in Basilicata, dove risulta comunque bassa e non tutti i medici coinvolti nella sorveglianza hanno reso disponibili i dati. I più colpiti sono i bambini, in particolare i più piccoli: a fronte di un’incidenza complessiva pari a 0,78 casi per mille assistiti, nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 2,61 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 0,78 nella fascia 15-64 anni a 0,85 e tra gli over 65 a 0,29 casi per mille assistiti. “Valori in crescita, ma assolutamente in linea con gli scorsi anni” spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, secondo cui “un brusco calo delle temperature potrebbe portare, complici gli sbalzi termici, una maggiore diffusione delle sindromi para-influenzali da un lato e dall’altro spingere ad approcciarsi di più alla vaccinazione”. (ANSA)
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21 Novembre 2015, 11:12