28 Gennaio 2018, 06:30
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PALERMO – Pronto soccorso presi d’assalto e boom di ricoveri negli ospedali palermitani. L’influenza 2018 si sta confermando una delle peggiori degli ultimi quattordici anni in Italia e dilaga anche nel capoluogo siciliano, dove si sono già registrati casi molto gravi. Si tratta di pazienti per i quali è stato necessario il ricovero d’urgenza, a cui è stato diagnosticato il virus A/H1N1, le quali complicazioni, in alcune circostanze, si sono rivelate fatali.
Sei quelli ricoverati in rianimazione all’ospedale Cervello nelle ultime settimane, in due casi si è verificato il decesso. Le condizioni di due pazienti sono invece migliorate, altri due sono ancora sotto stretta osservazione dei medici. “Ogni anno l’influenza sfocia in forme gravi che necessitano di una terapia intensiva – spiega il dottore Baldassare Renda, direttore del reparto di Rianimazione dell’ospedale di via Trabucco -. Stavolta il picco è stato raggiunto in anticipo ed è particolarmente intenso. E’ in grado di provocare conseguenze molto pesanti nei soggetti che convivono già con determinate patologie, si tratta soprattutto di pazienti con problemi al cuore o malattie respiratorie per i quali il vaccino antinfluenzale sarebbe stato fondamentale”.
L’invito, come ogni anno, è infatti quello di agire preventivamente, soprattutto in presenza di patologie concomitanti: “I casi più gravi – sottolinea Renda – riguardano proprio soggetti non vaccinati con insufficienza respiratoria, la quale influenza è sfociata in polmonite. Abbiamo diagnosticato il virus A/H1N1 e in due casi la forma “B”, più lieve, entrambi trasmissibili per via aerea, come tutti i virus influenzali”. I sintomi accusati da coloro che si recano in ospedale, non sono diversi da quelli dell’influenza stagionale: malessere generale, febbre, cefalea, dolori articolari e muscolari, tosse, starnuti, lacrimazione, talvolta sono presenti disturbi gastrointestinali.
In aumento, a Palermo, anche il numero di pazienti al pronto soccorso e i ricoveri al Civico: “Registriamo circa 260 accessi al giorno – spiega il primario Massimo Geraci – con una media di venti casi legati all’influenza. Come da media regionale, il numero dei ricoveri corrisponde al quindici per cento circa e riguarda soprattutto gli anziani. In questo periodo dell’anno il sovraffollamento non può essere collegato al lavoro dei medici di base – sottolinea – perché è corretto che un paziente con complicanze dovute a patologie preesistenti si rechi al pronto soccorso”.
“In alcuni casi – conclude – è stato necessario il ricovero in Terapia Intensiva e anche qui è stato diagnosticato il virus A/H1N1, che in sé non è legato alla gravità della malattia. Lo sono le complicazioni che possono subentrare, specie in pazienti cardiopatici o con patologie respiratorie”.
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28 Gennaio 2018, 06:30