Politica

Infrastrutture, trasporti e partecipate, Aricò incontra i sindacati

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13 Febbraio 2023, 19:57

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Le grandi infrastrutture, la rete ferroviaria, la mobilità secondaria e la situazione delle società regionali Ast, Cas e Interporti sono state al centro di un incontro promosso dall’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. Attorno allo stesso tavolo, oltre all’esponente del governo Schifani, i vertici regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio, Ignazio Baudo e Giuseppe Messina, oltre ai dirigenti generali dei dipartimenti Infrastrutture e Tecnico dell’assessorato, Fulvio Bellomo e Salvo Lizzio.

«Abbiamo rappresentato ai sindacalisti – sottolinea Aricò – le sfide che attendono l’assessorato nei prossimi anni: una infrastrutturazione viaria e ferroviaria efficiente, al pari delle altre regioni italiane, è una scommessa che il governo Schifani non può perdere. Solo se i collegamenti offerti sono all’altezza degli standard qualitativi minimi possiamo diventare competitivi. È chiaro – ha precisato l’assessore – che una buona parte delle competenze, e degli investimenti, è dello Stato, quindi serve una forte sinergia con il governo nazionale, ma anche con il mondo sindacale per poter vincere, tutti insieme».
 I sindacati, oltre a condividere la necessità di mettere in campo un Piano di manutenzione per la viabilità secondaria, la cui competenza era delle ex Province, hanno manifestato la preoccupazione per il futuro di Ast, Cas e Interporti. Aricò, accogliendo la richiesta, si è quindi detto favorevole all’istituzione di un apposito Tavolo tecnico. La riunione di oggi ha rappresentato di fatto anche un passaggio di consegne tra Bellomo – che dopo otto anni lascia la guida del dipartimento Infrastrutture per andare allo Sviluppo rurale – e Lizzio che da domani lo sostituirà. 

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L’assessore, successivamente, ha ricevuto anche i rappresentanti sindacali della Faisa Cisal, Nicolò Scaglione, Romualdo Moschella e Lillo Sturiale. “La Regione ha il dovere di garantire il trasporto pubblico, specie nelle aree interne e per le tratte meno redditizie: in ballo non c’è solo il destino dell’Ast e dei 574 dipendenti effettivi, più i circa 200 interinali, che ad oggi non hanno alcuna notizia sul loro futuro, ma di tanti siciliani che hanno bisogno di essere tutelati e per questo chiediamo al Governo Schifani impegni precisi e concreti, a partire dalla trasformazione dell’Ast in una società in house”. Lo dicono Nicolò Scaglione, Romualdo Moschella e Lillo Sturiale di Faisa Cisal. “Abbiamo evidenziato la necessità di intervenire sulle autostrade, specie sulle tratte Palermo-Catania e Catania-Messina – dicono i sindacalisti – così come di intervenire sulla rete ferroviaria. Su Ast, come Faisa Cisal chiediamo un tavolo permanente di confronto e la trasformazione in una società in house che sia competitiva sul mercato ma al contempo garantisca le tratte sociali, oltre a precise rassicurazioni sul personale e su chi ha acquisito professionalità. I trasporti sono un settore strategico per la Sicilia e il suo sviluppo, ma risentono di atavici ritardi che vanno recuperati per colmare il gap col resto d’Italia”.

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13 Febbraio 2023, 19:57

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